Assassinato nella propria casa da una banda locale di malviventi. Così è morto Alberto Baroli, manager milanese di 51 anni, nel corso di una rapina finita in tragedia, avvenuta nella notte tra venerdì 2 e sabato 3 dicembre nei pressi di Beberibe, nel nord-est del Brasile. La polizia locale ha arrestato una donna che sarebbe responsabile dell’omicidio e sta ricercando altri quattro complici.

Damiana Paiva da Silva, 27 anni, è stata catturata dalla polizia domenica 4 dicembre – secondo quanto riporta la stampa brasiliana – ma della banda responsabile dell’assassinio farebbero parte anche altre quattro persone. Due di questi, un ragazzo e una ragazzi di appena sedici anni, sarebbero nipoti della donna in stato di arresto.

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Alberto Baroli, il manager 51enne assassinato a Beberibe (foto da www.topmanagementforum.com)

Cittadino milanese ma residente a Parigi, Baroli si trovava in villeggiatura con la moglie presso la località marittima di Praia das Fontes, a circa 85 km da Fortaleza, quando i malviventi hanno fatto irruzione nel loro appartamento. Colti durante il sonno – l’episodio sarebbe avvenuto attorno all’1.30 di notte secondo la ricostruzione della polizia – i due coniugi hanno cercato di difendersi dall’aggressione della banda. Forse nel tentativo di evitare la rapina, l’uomo in particolare avrebbe ingaggiato una colluttazione con i malviventi, che l’hanno colpito al volto con un’arma da taglio, forse un machete. La compagna, Luigina Simona Rita Siamene, è invece riuscita a rifugiarsi nel bagno della casa, sfuggendo ai delinquenti. E’ stata lei stessa a denunciare l’accaduto, contattando dal proprio telefono un conoscente.

Sembra probabile che a muovere gli aggressori sia stata la ricerca di un bottino nel blitz notturno. Nell’abitazione di uno dei presunti responsabili dell’omicidio la polizia ha ritrovato un telefonino, un computer portatile e 5mila euro in contanti sottratti alla coppia, oltre alla refurtiva rubata in un altro appartamento a poca distanza da quello dei Baroli.

L’episodio avviene ad appena due settimane di distanza dall’assassinio di un’altra italiana, la 39enne Pamela Canzonieri, strangolata lo scorso 17 novembre nel proprio appartamento a Morro de Sao Paulo, nei pressi di Salvador de Bahia.

Secondo fonti della Farnesina, l’ambasciata italiana a Brasilia e il consolato di Recife stanno seguendo da vicino il caso e sono in contatto con i familiari della coppia, ai quali stanno prestando assistenza.