Il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge a Brescia, l'11 gennaio

Il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge a Brescia, l’11 gennaio

Non bastavano le contestazioni. Adesso a Cecile Kyenge, ministro dell’Integrazione, arrivano anche lettere con polveri sospette. E subito tornano alla mente i casi di minacce a politici con l’antrace.

I Vigili del Fuoco sono intervenuti nella mattinata del 15 gennaio a Palazzo Chigi per una missiva indirizzata al titolare del dicastero. Consegnata poco prima, ha subito preoccupato lo staff del ministero per la fuoriuscita di una strana polvere, non ancora identificata. L’allarme pare rientrato, però, e le parole del ministro sull’accaduto hanno espresso cautela: “Ancora non è confermato che la busta arrivata a Palazzo Chigi sia indirizzata a me, quindi non posso commentare”.

In questi giorni la Kyenge aveva visto inasprirsi la polemica con il mondo leghista, dopo i fischi presi a Brescia (a cui sono seguiti scontri con rappresentanti dei centri sociali) e la pubblicazione sul quotidiano La Padania dell’agenda con gli spostamenti e gli appuntamenti del ministro.

Ai giornalisti che le hanno chiesto se si sente minacciata, il ministro ha risposto che “ad essere minacciata è la democrazia”. Poi ha proseguito: “Dobbiamo cominciare a pretendere il rispetto del ruolo delle istituzioni e di un leader politico. Le persone che ricoprono una carica pubblica devono comunicare messaggi positivi e avere anche un ruolo educativo”.

Eva Alberti