papa-francesco-bergoglio-big«Le famiglie devono sapere che la Chiesa difende i loro figli ed è una casa sicura» e la priorità è tutelare i più deboli, non evitare scandali. Lo ha ribadito papa Francesco in una lettera ai capi dei vescovi e dei religiosi del mondo, in vista della prima riunione della Commissione per la tutela dei minori, che il 6 febbraio si riunisce in Vaticano per la prima volta. L’organo è stato istituito dallo stesso Pontefice nel marzo dell’anno scorso, con lo scopo di offrire proposte «per la protezione di tutti i minori e degli adulti vulnerabili». Nella Commissione, guidata dal cardinale Sean O’Malley, ci saranno anche due vittime di abusi.

Continua quindi senza sosta l’impegno del Papa contro la pedofilia all’interno della Chiesa. Nella lettera, il Pontefice ha ricordato il suo incontro, nel luglio del 2014, con persone che hanno subito abusi da parte di religiosi. In quell’occasione, raccolse le testimonianze riconoscendo «l’intensità delle loro sofferenze» e «la solidità della loro fede». Un ricordo – scrive – che «ha ulteriormente confermato la convinzione che occorre continuare a fare tutto il possibile per sradicare dalla Chiesa la piaga degli abusi sessuali sui minori e aprire una via di riconciliazione e di guarigione in favore di coloro che sono stati abusati».

Francesco ha poi richiesto il massimo impegno delle autorità ecclesiastiche, che sono chiamate non solo a indagare e sorvegliare, ma anche a fornire assistenza spirituale e psicologica alle vittime. Infine ha escluso la possibilità di perdono per i prelati che colpevoli di abusi, disponendo che «venga escluso il ritorno del chierico al ministero pubblico se è di pericolo per i minori o di scandalo per la comunità».