«Presto vi puniremo, sappiamo tutto di voi». Sono queste le parole che chiudono la lettera anonima di minacce e insulti recapitata ieri, 16 gennaio, a Enrico Mentana. «La tua enfasi che ti fa venire la bava contro chi è stato eletto dal popolo è vomitevole. Siete degli sfascisti che sperano che si affondi come hanno fatto i vostri padri assassinando molti soldati in Africa. Siete solo dei vili senza palle. Punirvi è un dovere», prosegue la missiva scritta a mano che il direttore del Tg La7 ha pubblicato sul suo profilo Instagram. Gli insulti non sono indirizzati solo a Mentana ma anche ad altri colleghi: Urbano Cairo, Lilli Gruber, Francesca Fanuele, Giovanni Floris, Corrado Formigli, Massimo Giannini e Marco Damilano. L’unica “firma” della lettera è una svastica e la scritta «Boia chi molla».

Le reazioni – Massima solidarietà è arrivata da tutto il mondo politico. «Le intimidazioni rivolte al direttore Mentana sono un atto vile e inqualificabile. Le minacce a chi esercita la professione di giornalista sono inaccettabili in sé ma anche perché costituiscono un grave attentato alla libertà di stampa», è stato il commento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il vicepremier Di Maio ha mostrato invece il proprio sostegno con un tweet: «Massima solidarietà da parte di tutto il MoVimento 5 Stelle ad Enrico Mentana e ai giornalisti cui sono state indirizzate gravi e ignobili minacce. Un gesto vile che va stigmatizzato nella maniera più assoluta». Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia, aggiunge via Twitter: «Le minacce non piegheranno la libera stampa!».

Il clima – Il mondo del giornalismo purtroppo non è nuovo alle aggressioni neo-fasciste, verbali o fisiche che siano. Solo dieci giorni fa il reporter dell’Espresso Federico Marconi e il fotografo Paolo Marchetti sono stati aggrediti al cimitero del Verano, a Roma, mentre tentavano di documentare la commemorazione dei morti di Acca Larentia, organizzata da Avanguardia Nazionale insieme a Forza Nuova e Fiamme Nere. Emanuele Fiano, deputato della presidenza del Gruppo del Pd, dopo le minacce a Mentana ha lanciato un appello su Twitter: «Solidarietà a #Mentana e agli altri giornalisti vittime delle minacce di questa sera. È intollerabile che continui e cresca questo clima di odio verso professionisti liberi e indipendenti. Non facciamo finta di niente per favore. C’è un aumento grave di odio e minacce».