Il senatore del Pdl, Marcello Dell’Utri, è indagato per concorso in peculato nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta spoliazione della storica Biblioteca dei Girolamini a Napoli.
Dell’Utri avrebbe ricevuto alcuni dei numerosi volumi sottratti alla Biblioteca dall’ex direttore Marino Massimo De Caro, arrestato lo scorso maggio con l’accusa di aver “depredato” la struttura, impadronendosi di migliaia di libri.
Riguardo al suo presunto coinvolgimento nella vicenda, Dell’Utri spiega di essere “già stato ascoltato dalla procura”. “È una bufala, una balla assoluta”, sottolinea, “io non c’entro assolutamente niente”.
Il gip di Napoli ha emesso sei ordinanze di custodia cautelare, di cui quattro in carcere, nei confronti di soggetti accusati di associazione a delinquere finalizzata al peculato, alla falsificazione ed alla ricettazione di libri.
L’operazione, coordinata dalla Procura di Napoli, nasce nell’ambito dell’indagine “Library Lost” avviata lo scorso aprile 2012, quando iniziarono le verifiche su un sospetto ammanco dalla Biblioteca di circa 1.500 volumi di pregio. La scomparsa dei libri fu messa in relazione con la discussa nomina dell’allora neo-direttore della biblioteca De Caro, già consigliere del Ministro per i Beni e le Attività culturali, attualmente in carcere a Poggioreale a Napoli.
Contestualmente vennero avviati contatti con l’Interpol tedesca, per bloccare circa 500 volumi in procinto di essere venduti presso una casa d’aste di Monaco di Baviera.
Stefania Cicco