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Una parte della locandina del concorso di GiULiA

Non più solo la giovane che si protegge il viso con le mani o quella rannicchiata in un angolo buio. Per guardare in modo diverso le donne vittime di violenza ci vuole un obiettivo nuovo. Che sia quello della macchina fotografica o della telecamera, a questo dà spazio la mostra-concorso “Lo sguardo di GiULiA”, organizzata dalla rete nazionale delle giornaliste unite libere autonome con il Comune di Milano, che ha dato il patrocinio, e la Società Umanitaria, che ha messo a disposizione il suo Chiostro dei Glicini.

L’edizione 2013 “Chiamala violenza, non amore”, che ha raccolto 132 progetti da tutta Italia, verrà presentata lunedì 11 novembre alle 10.30 nella Sala Brigida di Palazzo Marino. L’appuntamento con la premiazione, alla presenza delle istituzioni e con una performance dell’attrice Consuelo Ciatti, è invece fissato per martedì 12 novembre alle 17.30 in via San Barnaba 48. Fino al 16 la mostra milanese verrà ospitata nel Chiostro dei Glicini, si sposterà quindi alla Camera del Lavoro per poi diventare itinerante. Tutte date vicine – e non per caso – al 25 novembre, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Proprio quella che l’edizione 2013 del concorso di GiULiA incita a chiamare con il suo nome, senza travestirla con i panni finti dell’amore.

La mostra arriva anche a un mese dal via libera del Senato al decreto per la lotta agli abusi di genere, diventato così legge. Una legge sollecitata dal ripetersi dei casi di femminicidio: sono già un centinaio quelli contati dall’inizio dell’anno dal Telefono Rosa.

Giuliana Gambuzza