Mara Lapia, 42 anni, deputata del M5S, sarebbe stata aggredita da un uomo sabato 15 dicembre in un supermercato di Nuoro. La deputata ha riportato diverse ferite: una costola fratturata, altre incrinate, problemi a un polmone e varie contusioni, per un totale di trenta giorni di prognosi. A darne notizia nella giornata del 16 dicembre è Francesco D’Uva, capogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera. «Mara Lapia è stata brutalmente aggredita da un uomo in un supermercato di Nuoro, prima verbalmente e poi fisicamente. Ha riportato una frattura costale e varie contusioni – ha dichiarato – a lei tutta la nostra solidarietà». Nella mattinata del 17 dicembre è arrivata però una versione che smentirebbe la vicenda: secondo una testimone oculare e secondo un audio circolato sui social, Lapia si sarebbe buttata a terra nel parcheggio dopo una lite accesa con un uomo e con la sua anziana madre.

Il racconto dell’aggressione – Lapia ha raccontato all’Ansa: «Non avrei mai immaginato che sarei potuta essere in pericolo per il mio ruolo di parlamentare. È inqualificabile un uomo che si accanisce così nei confronti di una donna sola. Mi sento colpita più come donna che come parlamentare», ha commentato. La deputata riferisce poi che l’uomo la guardava male già prima che arrivassero alla cassa. Lì, la deputata ha chiesto alla cassiera di stare più attenta, dopo che questa l’aveva sporcata con una lattina di Coca Cola esplosa. Queste sono le parole che hanno fatto infuriare l’uomo, che si è minacciosamente avvicinato a lei facendole cadere il telefonino e aggredendola verbalmente. «Voi appestate i posti dove entrate, si sente la tua puzza dentro tutto il supermercato», le ha urlato l’uomo, cercando consenso tra gli altri clienti. Una volta nel parcheggio, la deputata ha chiamato le forze dell’ordine e ha fotografato la targa del suo aggressore. A questo punto l’uomo l’ha raggiunta e aggredita fisicamente, sferrandole un pugno sul petto e sbattendola sulle auto. Ha infierito con un calcio al fianco quando la donna era già a terra. L’aggressore, già noto alle forze dell’ordine, si è dileguato prima dell’arrivo del 113 ma è stato identificato e dovrebbe essere denunciato nelle prossime ore.

Il racconto del testimone oculare e l’audio WhatsApp – Totalmente diversa è la versione della testimone oculare, autrice dell’audio WhatsApp che sta circolando sui social. Due minuti e 54 secondi che raccontano un’altra storia della lite al supermercato tra la deputata e l’uomo: la donna afferma di non sapere il motivo della lite, iniziata alla cassa del supermercato Lidl di Nuoro e continuata nel parcheggio. «Lui le diceva delle parole bruttissime, lei gli urlava “Lei non sa chi sono io, ho chiamato la questura”», dice nell’audio la signora. Poi, sempre secondo la testimone, la signora anziana avrebbe toccato la spalla di Lapia per calmarla: a questo punto lei si sarebbe buttata a terra, dicendo di essere stata spinta e aggredita. «Sull’audio faremo le nostre valutazioni sotto il profilo giuridico – dice all’Ansa l’avvocato Basilio Brodu, che tutela la parlamentare – la polizia giudiziaria sta acquisendo gli atti e noi ci fidiamo pienamente del lavoro degli inquirenti. Fermo restando che il fatto è successo e le certificazioni sanitarie sono lì a dimostrarlo».

 

Solidarietà dal mondo politico – Messaggi di vicinanza e di pronta guarigione sono arrivati dal vicepremier Luigi Di Maio, dal presidente della Camera Roberto Fico e da molti altri esponenti del MoVimento 5 Stelle. Solidarietà, supporto e condanna per l’accaduto sono stati espressi anche da Marco Di Maio, Emanuele Fiano (PD), Deidda (FdI), Zoffili (Lega), Mara Carfagna (FI) madrina della campagna del Parlamento contro la violenza sulle donne, e da molti altri esponenti politici.