Un’altra tragedia sul lavoro in Lombardia. A Magenta, provincia di Milano, un operaio di 55 anni, Pietro Acri, residente a Corbetta (Milano), è rimasto schiacciato da un macchinario.

Dinamica da accertare – L’uomo è morto sul colpo. Inutili i soccorsi prestati dai colleghi che hanno immediatamente lanciato l’allarme alla sala operativa del 112. Sul posto sono accorsi un equipaggio della Croce Bianca di Magenta, l’automedica e i vigili del fuoco, che hanno estratto il corpo dell’operaio; il medico di turno non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. L’incidente è avvenuto nella tarda serata di lunedì, poco dopo le 22, all’interno del capannone industriale della Guala Clousures Group, azienda che si occupa di realizzazione di tappi per bottiglia. Ancora sconosciuta la dinamica precisa dell’accaduto, che ha lasciato sotto shock l’intera comunità. L’ultimo caso di morte bianca in Lombardia risale ad appena dieci giorni fa. A perdere la vita è stato un ragazzo di 25 anni, Leonardo Scarpellini, travolto dall’esplosione della bombola di un compressore alla Volvo Truck Center di Zingonia (Bergamo).

116mila denunce nel 2016 – È proprio la Lombardia la Regione con il più alto tasso di denunce di infortuni sul lavoro. L’Inail (Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) ne ha registrate 116.068 nel 2016: la provincia di Milano è il territorio più coinvolto con 38.480 denunce. Il settore più colpito è quello dell’industria e servizi. Sono 86 invece i casi mortali avvenuti lo scorso anno, secondo quanto emerge dallo studio condotto dal dipartimento Salute e sicurezza della Cisl Lombardia, sulla base delle informazioni fornite dalle Ats (ex Asl) alla Regione e delle denunce inviate all’Inail al 31 dicembre 2016. Sebbene il bilancio delle vittime sul lavoro sia in calo rispetto al 2015, che aveva contato 124 decessi, il dato rimane preoccupante.