Prima la bassa pressione in arrivo dal Nord Europa. Poi, a partire da domenica, i venti gelidi della Siberia. Da oggi l’Italia fa i conti con il maltempo. Pioggia, neve e temperature sotto zero colpiranno la penisola nei prossimi giorni. E in alcune regioni è già scattata l’allerta meteo.
Allerta gialla – I primi fenomeni si sono verificati mercoledì sera. Delle correnti di aria fredda sono arrivate da nord-est sul nostro Paese creando una zona di bassa pressione. Per questo, da giovedì mattina, il cielo è nuvoloso in quasi tutta Italia. Gli abitanti del nord fanno i conti con pioggia mista a nevischio, mentre la neve cade nelle zone collinari del nord e del centro. Nevicate possibili anche sugli Appennini, dal Lazio al Molise. E non va meglio al sud: temporali e raffiche di vento sono previsti anche nelle regioni meridionali, soprattutto in Calabria e Sicilia. L’allarme è certificato dal Dipartimento della Protezione Civile, che ieri sera ha comunicato un livello di allerta gialla per tutto il centro e il sud, dall’Emilia alla Sicilia, e ha invitato le Regioni a prendere le necessarie precauzioni per evitare rischi ai cittadini coinvolti.
Bora a Trieste – La costa adriatica intanto è sferzata dai venti. La bora, in particolare, soffia su Trieste già da mercoledì mattina provocando disagi in tutta la città. Questa notte, alle 4 del mattino, le raffiche hanno toccato la velocità record di 133 km/h. I vigili del fuoco sono intervenuti su cadute di cornicioni e messa in sicurezza di impalcature degli edifici mentre un albero è caduto su un’automobile, distruggendola. E capita che i cassonetti vuoti vengano spinti in mezzo alla strada, creando pericoli ad autisti e passanti.
#Trieste, “transito” di cassonetti dei rifiuti causa #Bora pic.twitter.com/JNqsE4wkQA
— Tgr Rai FVG (@TgrRaiFVG) 22 febbraio 2018
In arrivo il Burian – Ma le precipitazioni di queste ore sono solo un antipasto. Da domenica 25 febbraio, infatti, si abbatterà sull’Italia il vento gelido della Siberia, detto Burian. Si tratta di una corrente che nasce nelle steppe russe, e che in rari casi attraversa il continente europeo fino a toccare l’Italia. I venti arriveranno dunque da nord-est e provocheranno sicuramente temperature sotto lo zero già da domenica. Gli esperti prevedono che in pianura padana il termometro non supererà lo zero neppure di giorno, mentre di notte si potrebbe arrivare a punte di -12/-15 gradi centigradi. É possibile che nevichi non solo nelle regioni del nord e in Emilia, ma anche lungo la costa dalle Marche all’Abruzzo, e persino nel nord della Puglia.
I precedenti – Nell’ultimo secolo il Burian ha colpito l’Italia sette volte. L’ultima volta che le correnti siberiane arrivarono nel nostro Paese era il 1996: durante le vacanze di Natale, a partire dal 26 dicembre, tre quarti della Penisola si ritrovarono sotto la neve.
Le temperature registrate in Lombardia toccarono i -13 gradi, ma anche nel Lazio si arrivò a minime di meno 9 gradi. Le nevicate proseguirono fino alla notte di Capodanno e ci volle una settimana perché la colonnina di mercurio tornasse a salire, provocando piogge abbondanti. Uno scenario che potrebbe ripetersi nei prossimi giorni.