Centotre morti e 1.300 dispersi. È il bilancio (provvisorio)  delle inondazioni che hanno colpito la Germania Occidentale a causa del forte maltempo che, secondo le previsioni del servizio meteo nazionale, dovrebbe continuare fino a venerdì 16 luglio. Nella cittadina di Schuld, in Renania-Palatinato, decine di persone si sono dovute sopra i tetti delle loro case, in attesa dei soccorsi. Non molto distante il fiume Ahr, affluente del Reno, ha rotto gli argini colpendo anche il distretto di Ahrweiler, a sud di Bonn. Tutti i corsi d’acqua della zona sono in piena; sotto osservazione la Mosella e lo stesso Reno. Nell’altopiano dell’Eifel non si hanno al momento notizie di una dozzina di persone, dopo che almeno sei abitazioni sono state trascinate via dall’alluvione nella prima mattina del 15 luglio, come riporta la polizia locale. Almeno quattro persone sono morte per annegamento nelle cantine: sarebbero due uomini a Solingen e un uomo e una donna a Colonia.


La catastrofe – Il portavoce della polizia ha dichiarato che «ci sono molti luoghi in cui sono stati schierati vigili del fuoco e soccorritori. Non abbiamo ancora un quadro molto preciso perché le misure di soccorso continuano». In questo momento sono in azione gli elicotteri di soccorso nelle aree più colpite dal disastro. Due vigili del fuoco sono morti nella regione di Sauerland, in Nordreno-Vestfalia, il primo per annegamento, il secondo per un malore dopo un’operazione di soccorso. Nella vicina Hagen, uno dei centri più colpiti, la polizia riporta come la gente sia «disperata» per l’allagamento degli scantinati. Le inondazioni hanno poi costretto ad evacuare il centro di accoglienza di Erkrath, nei pressi di Dusseldorf, che ospitava 100 rifugiati. Ma i disagi non finiscono qui. Strade e linee ferroviarie dell’ovest del Paese sono state chiuse, così come la navigazione sul Reno, arteria commerciale fondamentale per l’Europa. «È una catastrofe, ci sono morti, dispersi e molte persone ancora in pericolo», ha detto la governatrice della Renania-Palatinato Malu Dreyer, «Tutti le nostre forze d’emergenza sono in azione minuto per minuto, rischiando le loro vite». Il maltempo ha colpito anche i Paesi confinanti. In Belgio, Olanda e Lussemburgo hanno perso la vita 15 persone. Inoltre, come riporta Reuters, una ragazza di 15 anni è dispersa dopo essere stata trascinata dal fiume in piena. Infine quasi 2000 persone hanno dovuto evacuare la città belga di Chaudfontaine, nella provincia di Liegi, colpita da un’inondazione.

Le reazioni – «La catastrofe climatica è già qui», ha dichiarato Katrin Goring-Eckardt, leader del partito dei verdi. Questo episodio, preso singolarmente, non è da attribuire per forza al riscaldamento globale. Tuttavia, come da, tempo ripetono gli esperti, il cambiamento del clima rischia di rendere sempre più frequenti eventi così estremi, anche in aree temperate come appunto la Germania. «Le notizie sull’acqua alta sono allarmanti e scioccanti», ha twittato il vicecancelliere e Ministro della finanze Olaf Scholz, «Adesso bisogna agire in fretta con i soccorsi. Le mie condoglianze vanno vanno ai dispersi e ai defunti, ai loro cari e a tutti coloro le cui case sono state allagate».