Continua l’ondata di maltempo che nella giornata di ieri, 25 novembre, ha colpito il Mezzogiorno. Trombe d’aria, grandine e forti piogge hanno causato diversi danni. I vigili del fuoco stanno ancora lavorando per rimettere in sesto le zone più colpite. Mentre è ancora disperso l’uomo che ieri mattina, in direzione Roma, è stato inghiottito da una voragine che si è aperta sulla Pontina. Le notizie per la giornata di oggi, 26 novembre, non sono migliori, a Palermo allerta gialla.

I danni di ieri – Feriti nel Crotonese, tetti scoperchiati e alberi divelti nel Salento. 20 i chilometri di costa interessati dal vortice. A Capo di Leuca, nel leccese, è crollata la facciata della chiesa di San Nicola, mentre a San Sostene, in provincia di Catanzaro, il cedimento di un muro ha tranciato un serbatoio di Gpl causando la fuoriuscita di gas.

Oggi – Gli alberi sradicati dal vento sulla tratta ferroviaria Lecce-Gallipoli causeranno ritardi e cancellazioni. Forti piogge in Campania e sulle coste tirreniche mentre a Terracina, Sabaudia e Pontinia  le scuole sono rimaste chiuse a causa degli allagamenti. «La situazione è davvero critica, il mare non riesce a far defluire la pioggia che gonfia i canali», dice il sindaco di Terracina Nicola Procaccini.

La voragine – Le ricerche di Valter Donà, impresario edile di 68 anni, sprofondato nella voragine sulla Pontina, larga 12 metri e profonda 8, non sono ancora terminate. Sommozzatori e vigili del fuoco continuano a ispezionare la zona. Tra le cause del crollo anche la manutenzione superficiale del tratto stradale, ora sotto sequestro. Il presidente della Regione Nicola Zingaretti: «Da gennaio comincia la messa in sicurezza straordinaria della strada».

Le previsioni – Per le prossime ore si attende l’arrivo di una perturbazione atlantica proveniente dalla Francia che dal nord-Ovest avanzerà verso le regioni meridionali. Al nord tutto sotto controllo. Questa mattina nubi e qualche pioggia in Triveneto, sulle coste della Liguria e della Toscana. Fiocchi di neve sopra i 1300 metri sulle Alpi, risveglio in bianco anche per gli Appennini. Freddo e gelate in arrivo nei prossimi giorni, il picco è previsto per giovedì 29 e venerdì 30.