È allarme maltempo in diverse zone d’Italia il 15 novembre. La causa è il ciclone mediterraneo Blas, che si sta abbattendo su nove regioni italiane. Lombardia, Lazio, Calabria, Piemonte, Puglia, Sicilia e Toscana sono entrate in allerta gialla. Arancione per le più colpite, Basilicata e Sardegna. Sull’isola si sono abbattute otto bombe d’acqua in un solo giorno, provocando gravi danni all’economia della regione, con una stima, secondo la Coldiretti, di 2 miliardi di euro per la sola agricoltura. La situazione durerà fino a mercoledì 17 novembre in gran parte della Penisola grazie all’arrivo dell’alta pressione delle Azzorre. Il Piemonte rivedrà il sole già dal giorno precedente. Fino ad allora le precipitazioni continueranno a intensificarsi.

Il problema sardo – I vigili del fuoco di Cagliari hanno ricevuto più di cento chiamate d’emergenza per decine di interventi. Il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia fa sapere che sono stati tratti in salvo alcuni cacciatori dispersi e cinque persone che si sono trovate isolate nei dintorni del capoluogo. L’università di Cagliari ha sospeso le lezioni del 15 novembre. Nella giornata precedente, un anziano ha perso la vita a Sulcis, travolto da acque e fanghi. Con i terreni allagati le coltivazioni di carciofi sono andate perdute, oltre ai danni alle strade rese inagibili da frane e smottamenti.  «A pagare un conto salato in autunno – sostiene una nota della Coldiretti – è la fase conclusiva della vendemmia e l’inizio della raccolta delle olive, mentre nei terreni sono maturi gli ortaggi autunnali». Oltre ai problemi causati alle strutture e infrastrutture agricole, in molti casi ci vorranno anni per sostituire le piante divelte dalle acque.

Piemonte e Toscana – In Piemonte piove in modo ininterrotto da ore e nelle zone più fredde del Sestriere è arrivata anche la neve, fino a 30 centimetri. La previsione è che oltre i 1.500 metri continui a nevicare per tutta la giornata, arrivando a toccare i 50 cm. Allerta molto alta sul confine della Liguria, per possibili allagamenti locali. In Toscana sono stati sospesi i collegamenti tra Piombino l’isola d’Elba. Rallentamenti del traffico navale anche a Livorno a causa di forti raffiche di Grecale.

L’Italia dei cambiamenti climatici – «C’è un trend globale che mostra che la concentrazione di precipitazioni sta aumentando in tutto il mondo e non è detto che il volume cambi», spiega Emiliano Tolusso, geografo della Statale di Milano specializzato in analisi dei cambiamenti climatici. Insomma, in tutto il globo le piogge non sempre aumentano, cadono in “modo diverso”: più acqua in meno tempo, lasciando periodi più lunghi in cui non ci sono gocce. Una situazione del genere rischia di avere effetti importanti sulle coltivazioni.«Se coltivi una vite e ti trovi in una situazione con troppa acqua un giorno e poca negli altri, questo avrà un impatto sulle rese, sulle caratteristiche organolettiche del vino e quindi sulla qualità del prodotto», prosegue Tolusso. Per il momento non ci sono dati empirici su come l’agricoltura italiana subisca l’azione del cambiamento climatico, ma si attendono per i prossimi anni. E avverte: «Il nostro Paese dovrà sbrigarsi a fare delle strategie per proteggere i propri raccolti». Sul caso sardo il ricercatore è cauto: «Sulla Sardegna nessuno si può sbilanciare attribuendo i fenomeni ai mutamenti globali, perché parlando di dinamiche molto complesse, le cause potrebbero essere molteplici. Ma il trend globale c’è ed è ragionevole pensare che questo sia il caso».