È allerta maltempo per cinque regioni d’Italia dopo un weekend di piogge torrenziali ed eventi climatici estremi che hanno colpito soprattutto Marche e isole Eolie. Il quadro meteorologico è influenzato dai ripetuti nubifragi che si stanno abbattendo sull’Italia, da ultimo il ciclone Poppea che nelle prossime ore porterà temporali in tutto il Paese. A partire da martedì 22 novembre si prevedono venti forti a nord e piogge torrenziali in tutto il territorio, ma le regioni più a rischio di alluvione sono Basilicata, Calabria, Campania, Sardegna e Sicilia.

L’allerta – A mettere in guardia il Mezzogiorno è la Protezione Civile, che raccomanda di evitare zone soggette con facilità ad allagamenti come gallerie e sottopassi. L’allerta diramata dalla Protezione civile è per rischio idraulico e idrogeologico collegato al pericolo di pesanti alluvioni

Poppea – A causare il peggioramento delle condizioni meteo è il ciclone Poppea, che secondo il fondatore di Meteo.it Antonio Salò si abbatterà «con estrema violenza» sull’Italia con un impatto «molto pericoloso» per diverse regioni. Il vortice è in arrivo dalla Francia e coinvolgerà tutto il territorio italiano con raffiche di vento freddo e piogge torrenziali. Neve invece sulle Alpi centro-orientali fino a 900-100 metri, ma anche sugli Appennini a quota 1300-1500 metri.

Acque meteoriche – Le piogge degli scorsi giorni hanno causato disagi soprattutto nelle Marche e nelle isole Eolie, a nord della Sicilia. Dopo violenti grandinate che domenica 20 novembre hanno provocato danni alle colture e disagi alla circolazione, le Eolie continuano a combattere contro il forte vento da ovest e nord-ovest. E’ riuscita a salpare solo una nave da Lipari in direzione Vulcano-Milazzo. Alicudi, Filicudi e la frazione di Ginostra rimangono isolate dal mare in tempesta mentre le strade di Stromboli sono invase dal fango. Nelle Marche al maltempo si unisce il timore per il terremoto poichè nell’Adriatico, al largo delle coste marchjgiane, proseguono le scosse sulla scia di quella di magnitudo 5.4 Richter registrata nella notte al largo dell’isola greca di Creta.

Cambiamenti – Gli eventi meteorologici estremi rischiano di essere la nuova normalità cui l’Italia e l’ìEuropa si dovranno abituare. Secondo la Società italiana di medicina ambientale, fenomeni quali acquazzoni intensi, grandinate e alluvioni saranno sempre più all’ordine del giorno come risultato del cambiamento climatico. In Italia gli eventi catastrofici sono stati 1318 dal 2010, di cui oltre 130 solo nel 2022. Gli esperti climatici sottolineano che i fenomeni metereologici si faranno più pericolosi e distruttivi, caratterizzati anche da un’anomala distribuzione delle precipitazioni, che renderà più complessi gli interventi preventivi.