Alluvione in Sardegna: i video

Strada allagata a Olbia
(foto di Antonella Manca / Ansa)

La Sardegna è in ginocchio. La “bomba d’acqua” del ciclone Cleopatra, che lunedì 18 novembre ha travolto l’isola, ha sinora provocato 16 morti, tra cui quattro bambini.
Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Protezione Civile regionale sarebbero 1.440 gli sfollati, che potrebbero presto rientrare nelle proprie case. Le zone più colpite dalle forti piogge sono quelle di Olbia e della provincia di Nuoro. Squadre dei Vigili del Fuoco, militari e soccorritori continuano a lavorare per prosciugare le aree allagate, liberare cantine e abitazioni e consentire la viabilità.

A Olbia mercoledì 20 novembre è anche il giorno del dolore e della preghiera. E’ stato proclamato il lutto cittadino per celebrare le sei vittime. Alle 15,30 al palazzetto dello sport del Geovillage sono in programma le esequie, a cui dovrebbe partecipare anche il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge. Nel capoluogo della Gallura prosegue, poi, l’assistenza alla popolazione che ha avuto le case danneggiate dall’alluvione: complessivamente sono circa 120 le persone assistite dal sistema di Protezione civile, mentre un centinaio nella provincia di Nuoro.
È stato trovato in vita uno dei due dispersi nell’alluvione: l’uomo, un allevatore di Torpè, è stato individuato e identificato dalla Protezione Civile ma ha rifiutato di lasciare il suo podere. Ancora nessuna traccia, invece, dell’agricoltore di Bitti, che risulta da ieri scomparso a Onanì.

La Regione dei Quattro Mori, che ha oltre il 40% del patrimonio ovino d’Italia, soffre in queste ore anche per i tanti danni agli allevamenti causati dall’alluvione. Interi greggi di pecore sono isolati e rischiano di morire di fame a causa della scomparsa di strade rurali ingoiate dai torrenti e dal crollo dei ponti. La Coldiretti ha lanciato l’allarme sulla necessità di garantire mangimi e foraggi agli animali in una zona dove si allevano un milione di pecore.

Mentre permane l’allarme maltempo, montano le polemiche sul presunto ritardo nella diffusione dell’allerta meteo. Le forze politiche del Consiglio regionale della Sardegna porteranno in Aula un provvedimento urgente che stanzia 1,350 milioni di euro per l’emergenza alluvione, fra giovedì e venerdì. “Venti milioni di euro (stanziati dal consiglio dei ministri, ndr) sono necessari e indispensabili per le spese immediate, ma per risolvere i problemi non sono sufficienti né per le opere di ricostruzione per recuperare strade, ponti e strutture distrutte”, ha ribadito il governatore della Sardegna Ugo Cappellacci. Per far fronte alla tragedia, Cappellacci si sta attivando per l’attivazione attivare il fondo di solidarietà dell’Unione europea.

Dai lavoratori Alcoa, cassintegrati protagonisti di ripetute lotte per il lavoro, la solidarietà alle vittime del disastro dell’alluvione e la disponibilità a collaborare con la Protezione civile impegnata nei soccorsi nelle aree disastrate. “Abbiamo voluto manifestare la nostra vicinanza e cordoglio con un minuto di silenzio e dato la nostra disponibilità per aiuti ai soccorsi”, ha concluso Roberto Forresu segretario della Fiom del Sulcis Iglesiente.

Silvia Morosi