maltempo venetoUn inverno dai tratti autunnali che colpisce soprattutto il Centro-Nord. E Dolomiti in isolamento per le nevicate da record, che nel Veneto fanno registrare un pericolo valanghe di grado 5, il massimo della scala.

Dopo che Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha decretato lo stato di calamità naturale sembra rientrare il rischio di un secondo 2010, quando i danni dell’alluvione colpirono 130 comuni e 500 mila persone. «La neve è l’elemento di preoccupazione più forte in queste ore perché uno scioglimento delle nevi potrebbe portare a nuove piene”. Il governatore è pronto a bussare la porta del presidente del Consiglio: «Sto preparando una lettera al presidente del consiglio Enrico Letta con cui segnalare la gravità della situazione che è peggiore di quella del 2010 perché le 925 opere realizzate che qualcuno voleva liquidare in questi anni con qualche sfotto’ in realtà hanno consentito di limitare i danni».

Se rientrano lentamente negli alvei i tanti fiumi esondati a causa del maltempo dell’ultima settimana ora si iniziano a presentare i conti. A cominciare dallo svuotamento di piani terra, scantinati e capannoni industriali invasi dall’acqua.

Resta il rischio frane lungo la pedemontana veneta nel Trevigiano, nel Vicentino e nel Veronese, mentre nel Padovano circa 350 persone sono state sfollate nella notte. Secondo l’Arpav, Agenzia regionale per l’ambiente del Veneto, le nuove precipitazioni non dovrebbero preoccupare ulteriormente quella che è una situazione già compromessa. In montagna la neve fresca sarebbe ora in fase di riduzione di spessore, ma l’instabilità è generalizzata ed è attesa ancora neve sopra i 1.000 metri diquota.

In miglioramento le condizioni in Friuli Venezia Giulia, dove sono al lavoro oltre 90 volontari della Protezione civile . Sotto controllo Isonzo e Tagliamento, e in diminuzione i livelli del fiume Meduna, del Livenza e del Noncello. Restano interrotte alcune strade provinciali in Carnia e nel Tarvisiano, e i valichi con Slovenia e Austria, con presidi per il pericolo di valanghe.

Secondo il metereologo Francesco Nucera la situazione si manterrà almeno fino a metà mese. «Altre piovose perturbazioni sono attese a più riprese, sempre in un contesto più autunnale che invernale».

Silvia Ricciardi