L’unica notizia positiva è che non ci sono feriti dopo i temporali di lunedì e martedì. Non piove più, ma il sole di nuovo alto evidenzia gli ingenti danni alle coltivazioni e agli allevamenti lombardi. «Danni pari a un milione di euro», secondo il primo rapporto di Coldiretti dopo l’ondata di maltempo che ha investito la regione. Nel Lecchese (la zona maggiormente colpita e più a rischio esondazioni) ci sono ancora 200 sfollati e la regione si prepara a chiedere lo stato di emergenza nazionale. Neanche il tempo di rialzarsi che si teme un nuovo fenomeno: un’ondata di caldo africano che colpirà, stavolta, tutta l’Italia con picchi di 40°C in Sicilia, Calabria e Sardegna.
Gli sfollati- Sono stati circa un migliaio gli evacuati per motivi di sicurezza nel Lecchese. Le maggiori criticità in Valvarrone: a Dervio è iniziato da poche ore il rientro di 800 persone nelle proprie abitazioni, dopo il via libera della Prefettura. Le case sono sicure e secondo la perizia dell’Enel non c’è rischio che la diga di Pagnona tracimi: il problema principale ora sono le strade ancora allagate. Situazione più critica negli abitati di Premana, Primaluna e Pagnona, dove gli sfollati sono ancora oltre 200 ed è stata bloccata dai detriti la provinciale 62 della Valsassina in territorio di Primaluna.
Bilancio- I danni all’agricoltura e agli allevamenti, stimati in circa un milione di euro, riguardano un’area molto più ampia. . A esondazioni, frane e smottamenti si è aggiunta la grandine che, come dichiara Coldiretti, «provoca danni irreparabili alle coltivazioni mandando in fumo un intero anno di lavoro, dalla Bergamasca al Cremonese, dal Bresciano al Mantovano, da Varese a Lecco e dalla Valle Spluga e Valchiavenna in provincia di Sondrio». La Regione sollecita i Comuni interessati. «Avranno sette giorni di tempo per segnalare i danni. Abbiamo intenzione di chiedere lo stato d’emergenza».
Scipione l’africano- Qualcuno gli ha già dato il nome del generale romano che sbaragliò le truppe di Annibale. Ma se Scipione andò fino in Africa per debellare il condottiero cartaginese, l’anticiclone che investirà l’Italia nel weekend farà il percorso inverso. Un flusso di correnti calde in risalita dall’entroterra africano raggiungerà inizialmente l’arcipelago delle Baleari e la Sardegna per poi portarsi verso il Centro-Sud Italia. Nel fine settimana gran parte della penisola subirà gli effetti di un caldo torrido con picchi fino a 38-40°C sulle zone interne del Sud e della Sicilia. Bollino rosso a Roma e Firenze dove si potrebbero raggiungere i 38°C. A Nord l’afa potrebbe raggiungere livelli elevati a causa dell’umidità. Attenzione soprattutto a Milano, Bolzano, Trento e Bologna, ma anche a Modena, Mantova, Verona e Venezia, con termometri attestati sui 35/36°C. Questa situazione potrebbe durare fino a domenica 16 giugno, quando è previsto un leggero abbassamento delle temperature.