Armando Vigna, giardiniere di 36 anni, ha perso la vita ieri notte mentre cercava di aprire la chiusa di un mulino a Moscazzano, in provincia di Cremona

Armando Vigna, giardiniere di 36 anni, ha perso la vita ieri notte mentre cercava di aprire la chiusa di un mulino a Moscazzano, in provincia di Cremona

È arrivata nella notte tra il 12 e il 13 la terza vittima del maltempo che ha colpito l’Italia in questo novembre di piogge torrenziali soprattutto al Nord. Si tratta di Armando Vagni, dipendente comunale di Moscazzano, nel cremonese. Nella tarda serata di mercoledì è caduto in un vecchio mulino: stava cercando di aprire una chiusa per impedire l’allagamento di un ristorante. I sommozzatori ne hanno recuperato il corpo, rimasto incastrato in una pala, al termine di una ricerca durata tutta la notte.

Prima di questa tragedia, il maltempo aveva provocato altri due morti. Uno nel varesotto, sul Lago Maggiore, dove un settantenne di Bodio Lomnago era caduto in acqua mentre stava cercando di ormeggiare la sua barca. L’altra vittima a Crevacuore, nel biellese: un pensionato di 66 anni, Brunello Canuto, travolto sull’uscio di casa da una frana.

In queste ore l’allarme maltempo si sta spostando sull’Emilia, dove il Po è a rischio esondazione nelle località di Casalmaggiore e Boretto, sempre nella zona di Cremona. Già chiuso per sicurezza un tratto della tangenziale sud di Piacenza, dove il fiume è uscito dai margini causando l’allagamento delle rampe dello svincolo Farnesiana, al km 3.

Ora la perturbazione si sta allontanando da Piemonte e Lombardia, ma a partire da domani è previsto un nuovo peggioramento del meteo in Liguria, dove sabato sono previste precipitazioni intense anche a carattere temporalesco, con raffiche di vento fino a 80 km orari.

Roberto Bordi