Così vicini eppure così lontani: se Acilia è uno dei quartieri popolari delle periferie capitoline, l’Axa è denominata la Beverly Hills di Roma. Quello che unisce le due zone è la sparatoria avvenuta sabato notte a piazza Eschilo, nella quale è rimasto ferito Manuel Bortuzzo. Un legame fatto di clan criminali che si avvicendano nel controllo dei quartieri romani.

Axa – L’apparenza è quella di un quartiere borghese ma nella realtà quotidiana l’Axa è una zona dove si intrecciano tanti fili della criminalità romana. A partire dagli anni Sessanta è iniziata la costruzione del complesso, nato come luogo di residenze alto-borghesi con una serie di comodità come centri commerciali, polisportive e con il drive-in più grande d’Europa (ora in disuso). Associazione consortile (prima era Agricola Costruzioni) Società per azioni, in breve Axa, è circondata da Casal Palocco, Tor de Cenci e Acilia. Zone periferiche, soprattutto Acilia, dove regnano i piccoli grandi criminali senza essere disturbati.

Acilia – Se a Ostia a governare erano le famiglie dei Fasciani prima, e degli Spada poi, i clan che nel tempo si sono spartiti Acilia sono stati soprannominati “dei fratelli”. Dopo gli Abbatino, legati alla Banda della Magliana, e i Guarnera, ora Mimmo e Vitantonio Iovine, legati al clan campano dei Casalesi, hanno preso il controllo della zona. Comandano i baby boss, come Lorenzo Marinelli (nipote del boss di Acilia fino alla morte nel 2017) e Daniel Bazzano, che si sono costituiti per aver gambizzato la promessa del nuoto Manuel Bortuzzo. Il quartiere era già finito sotto i riflettori per il caso dei pugili. Qualche hanno fa i carabinieri avevano scoperto che i clan, i cui affari erano prevalentemente legati alle sale slot, si affidavano per estorsioni e usura ai cosiddetti “pugilatori”, guidati dall’ex campione ed europeo dei pesi medio-massimi Orial Kolaj.

Punto di incontro – Proprio dalle case popolari di Acilia, Marinelli e Bazzani erano arrivati in scooter a piazza Eschilo, cuore della movida notturna dell’Axa. Secondo Google Maps, ci vogliono solo dieci minuti di motorino dal Villaggio San Giorgio alla piazza dove è stato colpito Manuel. Marinelli e Bazzani avevano probabilmente in mente una vendetta o un regolamento di conti tra clan, dopo una rissa all’interno del pub della piazza dell’Axa. Da lì, secondo la ricostruzione, erano tornati indietro a recuperare la pistola per attuare il loro piano. E poi, di nuovo, da Acilia all’Axa. In questi tragitti si incrociano i fili della rete criminale delle periferie romane, che questa volta hanno intrappolato un innocente, arrivato da Treviso pochi mesi fa.