Un Rolex da 6300 euro come regalo di cresima. Il superboss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro nel 2017 fece da padrino al figlio di Emanuele Bonafede e Lorena Lanceri, la coppia trapanese accusata dagli inquirenti di favoreggiamento personale e inosservanza di pena, e arrestata dai Carabinieri nella mattinata del 16 marzo. Stando alle indagini, i coniugi avrebbero ospitato “in via continuativa e per numerosi giorni” il numero uno di Cosa Nostra durante gli anni della latitanza, conclusasi con l’arresto del 16 gennaio scorso. Tra le prove ritrovate dalle Forze dell’ordine nell’abitazione della coppia anche una fotografia del boss seduto sulla poltrona del salotto, con un bicchiere di rum nella mano destra e un sigaro nella sinistra. A casa della sorella di Matteo Messina Denaro Rosalia, arrestata pochi giorni fa, è stata rinvenuta un’altra prova chiave per le indagini: un biglietto inviato al boss durante la latitanza da parte di Lorena Lanceri, in cui si firmava come “Diletta”, dove scriveva di quanto fosse “fortunata e grata al destino” per averlo incontrato. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia.
Matteo Messina Denaro, in manette altri due fedelissimi
I coniugi Emanuele Bonafede (nipote del boss di Campobello di Mazara) e Lorena Ninfa Lanceri erano affiliati al padrino di Cosa Nostra almeno dal 2017. Nella loro casa fotografie e lettere personali
di SIMONE MARIO DAGANI | Mar 16, 2023