Al centro Alessandro Nencini, presidente del collegio, che ha condannato Amanda Knox e Raffaele Sollecito

Nuovi guai per il giudice Alessandro Nencini. Mercoledì 5 febbraio è stata avviata dal procuratore generale della Cassazione Gianfranco Ciani un’istruttoria sul presidente del collegio di Firenze che ha condannato in appello a 28 anni di carcere Amanda Knox e a 25 anni Raffaele Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher del 2007. Nel mirino del procuratore generale è finita l’intervista che il magistrato ha rilasciato al Corriere della Sera il 31 gennaio  prima del deposito delle motivazioni.

Due giorni fa era stato invece il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, titolare come il procuratore generale dell’azione disciplinare nei confronti dei magistrati, a incaricare i suoi ispettori di svolgere un’istruttoria sul caso del giudice del processo Meredith. Entrambe le iniziative potrebbero essere il preludio a un’eventuale azione disciplinare nei confronti del magistrato.

Con quella della Cassazione salgono a tre le indagini in corso su Nencini. Il Csm ha dato infatti il via libera alle richieste che erano state presentate dai laici del centrodestra, dall’intera I Commissione e dal togato di Unicost Riccardo Fuzio. La pratica è affidata alla I Commissione, competente sui trasferimenti d’ufficio per incompatibilità delle toghe. Da parte sua Nencini ha risposto alle accuse chiarendo di non aver anticipato le motivazioni della sentenza.

Andrea Zitelli