I RayBan storici ritrovati nella casa di famiglia di Matteo Messina Denaro a Castelvetrano (Fonte: Carabinieri)

Arriva l’ondata di autodenunce a Campobello di Mazara, dove diverse persone sostengono di avere avuto a che fare con Matteo Messina Denaro pur non sapendo chi fosse veramente. La corsa alla confessione spontanea arriva probabilmente in risposta ai numeri di telefono presenti nei cellulari ritrovati nel covo del capomafia: ecco perché in molti cercherebbero di giustificare un possibile e innocente collegamento con Messina Denaro. Alcuni sostengono di averlo conosciuto durante le sessioni di chemioterapia dentro la clinica La Maddalena, la stessa dove il boss è stato arrestato il 16 gennaio. Fra le autodenunce, quella di una donna che si è presentata dagli investigatori dicendo di essere l’amante di Messina Denaro. Potrebbero essere suoi gli abiti femminili ritrovati nel covo di vicolo San Vito, a Campobello di Mazara, dove il capomafia ha vissuto prima di essere arrestato.

Il boss casanova – La donna si sarebbe presentata dagli inquirenti appena ha visto le foto del mafioso in tv. «Non avevo idea della sua vera identità, a me si è presentato con un nome diverso», sostiene la donna di cui non si conosce l’identità. La frequentazione fra i due sarebbe durata per diversi mesi. Spunta anche la connessione con Andrea Bonafede, il geometra che ha prestato la propria identità all’ex latitante. «In paese ci si conosce tutti», dichiara la donna in riferimento alle dimensioni di Campobello di Mazara che conta 11 mila abitanti. Sebbene la sua versione non convinca gli inquirenti, la signora non è ancora indagata.

Non solo l’amante ufficiale si è presentata dagli investigatori. Altre due donne, entrambe cinquantenni, sono state sentite come persone informate dei fatti. Una piccola imprenditrice di Campobello con una Porsche del valore di 70 mila euro. I familiari si affrettano a giustificare: «Non è un regalo, è stata acquistata sfruttando un’occasione». Oltre all’imprenditrice mora, una commerciante bionda è stata coinvolta nelle indagini. Le case di entrambe sono state perquisite.

La fama da tombeur de femmes di Messina Denaro di Castelvetrano attraversa lo spazio e il tempo. Secondo quanto dichiarato da un’impiegata comunale sentita dagli inquirenti, il mafioso andava a ballare al Blues, storico locale di Campobello. Lì avrebbe conosciuto l’imprenditrice mora. «Dicevano fosse innamorato pazzo di lei», aggiunge la donna, supponendo che un secondo incontro può avere fatto scoppiare di nuovo la fiamma fra i due.

Sempre degli stessi anni è la celebre relazione con Andrea Haslehner. La giovane donna austriaca lavorava alla reception del Paradise Beach di Selinunte nel 1988. Il mafioso, innamorato della ragazza, cominciò con lei una relazione durata diversi anni. Nel 1991 Messina Denaro aveva ordinato l’uccisione del direttore dell’albergo, Nicola Consales, reo di non apprezzare i «quattro mafiosetti» che frequentavano la giovane.

Il ritorno di fiamma – Oltre alle tre donne sentite in queste ore dagli inquirenti, a Bagheria sono state perquisite le case e la torrefazione di Maria Mesi, altra storica amante. Nel 2000 la donna era stata arrestata per favoreggiamento aggravato alla mafia. A metà degli anni Novanta aveva aiutato Messina Denaro a nascondersi in una delle sue abitazioni.

Gli inquirenti indagano anche sui cinque documenti di identità contraffatti che sono stati ritrovati nei nascondigli del mafioso. Le indagini cercheranno di stabilire se il boss ha usato dei documenti precompilati a cui ha dovuto solo aggiungere le foto e i dati personali, o se c’è stato l’aiuto di alcuni dipendenti comunali nella creazione dei documento contraffatti.