Italia spaccata in due nella settimana delle riaperture dopo la lunga clausura da Covid. La fine di aprile vedrà due situazioni del tutto opposte, con scenari climatici agli antipodi. Da un lato, il crollo delle temperature al Nord e Centro Italia, portato dalle precipitazioni sempre più violente in arrivo, dall’altra parte il Meridione, con sole stabile e caldo intenso destinati a rimanere fino alla fine del weekend. Sorridono i cittadini del Sud e delle isole (esclusa la Sardegna “rossa”), che potranno approfittare del tanto atteso ritorno alla normalità per la felicità degli esercenti e in particolar modo dei ristoratori, mentre nel resto d’Italia bisognerà vedere se i cittadini sfideranno le intemperie pur di godere della libertà concessa dalle zone gialle.

Le cause – Sono due i principali responsabili di una divisione climatica così netta. La perturbazione iberica proveniente da sud-ovest, la decima di questo mese, che porterà perturbazioni e possibili rovesci, con un conseguente calo termico. E l’anticiclone nordafricano proveniente dal Sahara, che già durante il weekend del 25 aprile ha iniziato a far sentire i suoi effetti benefici su tutto il territorio nazionale. Un assaggio di primavera che, almeno al Nord, a partire da lunedì sarà solo un ricordo. Il Mezzogiorno, invece, proprio grazie all’anticiclone, rimarrà protetto dalle correnti fredde di origine atlantica e potrà contare su una settimana con clima stabile e asciutto.

Lunedì – In mattinata le piogge inizieranno a riversarsi a tratti nel Nordovest e in alcune zone del Centro, fino alla Toscana. In tutta quest’area le nubi si faranno via via sempre più dense. Ma il vero crollo climatico comincerà il pomeriggio, con un progressivo peggioramento in serata. Sotto l’ombrello tutte le regioni settentrionali, dove faranno ritorno anche le sabbie sahariane che già nel febbraio scorso avevano colorato di giallo le nuvole. Piogge anche in diverse regioni del Centro, soprattutto ToscanaMarcheUmbria e Abruzzo. Prevista un’escursione termica con un calo fino a 8-10 gradi. Al Sud e sulle isole il clima rimarrà stabile, salvo leggeri annuvolamenti sparsi, con l’unica eccezione del nord della Puglia, interessato da qualche possibile debole perturbazione.

Martedì – Domani su tutto il Nord le perturbazioni raggiungeranno il livello più intenso già nella mattinata, dove sono previsti picchi massimi fino a 30 mm di pioggia. Colpite soprattutto Emilia e Liguria. Il crollo delle temperature massime rispetto al weekend sarà di oltre 10 gradi, eguagliando le minime e annullando così l’escursione termica giornaliera. Annunciate anche leggere nevicate sulle Alpi sopra i 1600 metri di quota. Nuvole in aumento su Sardegna e Centro Italia e possibili piogge nel Lazio e nelle Marche. Rovesci violenti previsti in Toscana e in Umbria, mentre al Sud tempo stabile e soleggiato, con valori di 20-25 gradi e oltre.

Mercoledì – Il 28 aprile nel Nord Italia si potrà godere di una tregua dalle perturbazioni, dove le nuvole continueranno però a occupare i cieli. Le uniche piogge sparse cadranno nel nord-ovest e in Emilia e Marche. Il centro sarà sconvolto da forti temporali che interesseranno soprattutto Toscana, Umbria e Marche, mentre dal Lazio in giù si potrà godere di un clima sereno e soleggiato, tornando ad approfittare delle riaperture.

Giovedì –  Crollo improvviso della stabilità in tutto il Settentrione, così come in Sardegna, con forti rovesci e perturbazioni diffuse su tutto l’arco alpino fino all’Emilia e alle zone più a nord della Toscana. Forte nuvolosità in tutto il Centro Italia, dove nel complesso le temperature torneranno ad aumentare senza il maltempo, mentre al sud continua a risplendere il sole e regge il bel tempo.

Fine settimana – Per tutta la giornata di venerdì e in tutto il weekend la situazione rimarrà invariata: continui forti rovesci e piogge in tutto il Nord, ancora sotto scacco a causa delle perturbazioni atlantiche. In Centro Italia, invece, si alterneranno sole e nuvole, mentre al Meridione e nelle isole continuerà il clima primaverile, sempre  grazie alla protezione dell’anticiclone africano.