Le raffiche di Libeccio si sono placate. Le onde alte fino a tre metri degli scorsi giorni hanno dato tregua alle imbarcazioni nel Mediterraneo. Così250 persone possono finalmente lasciare l’isola più affollata d’Italia. Sono cominciate a Lampedusa le operazioni di trasferimento per un primo gruppo di migranti ospitati nel centro di accoglienza di contrada Imbriacola. Arriveranno in serata in Sicilia, a Porto Empedocle, a bordo del traghetto di linea Galaxy, lo stesso che grazie al miglioramento delle condizioni del mare nel canale di Sicilia è riuscito a raggiungere l’isola con un carico di rifornimenti per la struttura di accoglienza. Restano a terra oltre duemila migranti nell’hot-spot al collasso per mancanza di spazi e beni di prima necessità. Secondo il governatore della Regione Sicilia, Renato Schifani, «la situazione è sotto controllo», ma le ong denunciano mancanza di comunicazione per gli ospiti dei centri e condizioni di soggiorno insostenibili.

Il carico di umanitari della Protezione Civile a Lampedusa (fonte)
ANSA/Concetta Rizzo

Affollamento – Dunque se ne vanno in 250. Ma ne restano oltre duemila a contrada Imbriacola a contendersi 400 posti letto e 40 docce. È questa la situazione dopo una settimana segnata da un alto numero di sbarchi, culminata con l’arrivo di  41 imbarcazioni lo scorso 9 marzo. Nell’hot-spot, “primo porto sicuro” per i migranti in arrivo dalla Tunisia, sono approdate centinaia di persone, tra cui almeno venti donne, riporta La Stampa, in procinto di partorire. Troppe per essere assistite in modo adeguato. Secondo quanto riporta Repubblica, adulti e bambini dormono in stanzoni senza arredamento o all’aperto, mentre diversi migranti al posto della scarpe calzano stracci di coperte termiche. Mancano coperte, indumenti, beni di prima necessità. E il mare mosso non consente i trasferimenti verso la penisola.

Schifani – Domenica 12 marzo l’isola ha contato una presenza in più, con l’arrivo del presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, accompagnato dal capo dipartimento delle Libertà civili e immigrazioni, il prefetto Valerio Valenti, e dal responsabile della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina. Il governatore ha ritenuto «sotto controllo» la situazione nell’hot-spot, promettendo «massicci trasferimenti» per svuotarlo nei prossimi giorni. Durante il sopralluogo Schifani ha sottolineato l’impegno del governo, che lo scorso sabato ha inviato sull’isola un aereo militare C130 carico di provviste e kit igienici. Duro invece il messaggio all’Europa che sui migranti «non ha dato risposte concrete e deve assumersi le proprie responsabilità».

La denuncia delle Ong –  Con gli ultimi sbarchi la popolazione dell’isola è quasi raddoppiata, treimila residenti e circa 2500 i migranti in attesa di trasferimento. Anche il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, ha commentato la situazione dichiarando che «lo Stato c’è» ma «manca un piano d’azione e i migranti dormono tra i rifiuti». Nel frattempo undici associazioni no-profit tra cui Sea Watch e Mediterranea Saving Humans hanno sottoscritto un documento congiunto per denunciare le condizioni dei rifugiati e le loro difficoltà a comunicare con l’esterno.