È un uomo di circa 30 anni originario della Tunisia con precedenti penali uno dei sospettati per l’omicidio di Danilo Salvatore Lucente Pipitone. La vittima, un caporal maggiore dell’Esercito di 44 anni, è morta il 12 febbraio al policlinico Umberto I dopo un’aggressione subita nella notte tra il 10 e l’11 febbraio nel quartiere di Centocelle, a Roma. Ancora da chiarire la dinamica del delitto e il movente dell’aggressione.
L’attacco – Pipitone aveva un taglio sul sopracciglio, una ferita alla nuca e numerose altre ferite quando, in via dei Sesami a Roma, alle 2:30 dell’11 febbraio, è stato caricato in fin di vita sull’ambulanza. Alcuni testimoni hanno visto due uomini fuggire a bordo di un’utilitaria, forse una Fiat 500 noleggiata. Non è chiara la dinamica dell’accaduto: forse una rapina finita male o una lite per motivi di viabilità. ll sospettato è un uomo sulla trentina con precedenti per spaccio di stupefacenti. Non ha rubato né portafogli né cellulare al militare fuori servizio, originario di Erice (Trapani). Gli agenti della Squadra mobile hanno osservato le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e ascoltato i testimoni.
Lavoro e famiglia – Lucente Pipitone si era arruolato nel 2002: prima bersagliere, poi operatore socio sanitario in diverse missioni di pace all’estero. Negli ultimi anni lavorava come assistente in Terapia Intensiva al Policlinico militare del Celio, dove aveva contribuito alla lotta al Covid. La madre Vita, che ha dato il via libera per l’espianto di organi, così come suo figlio avrebbe voluto, ha dichiarato: «Non capiamo perché si trovasse lì». «Ci sembra impossibile che si sia trovato al centro di una lite. Non è mai stato un’attaccabrighe» ha detto al quotiodiano Il Messaggero una commilitona di Lucente Pipitone.
Le reazioni – Hanno espresso cordoglio per i familiari il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il ministro della Difesa Guido Crosetto. Il responsabile del Viminale si è detto «profondamente addolorato per un servitore dello Stato». In un tweet Crosetto ha scritto: «Il mio cordoglio e le mie condoglianze alla famiglia e a tutto l’Esercito. La famiglia della Difesa abbraccia i suoi cari».