«A Modena non si è mai vista una cosa del genere, le avevo viste solo nei filmati americani. Si sono accaniti con una violenza non necessaria. Se una persona si oppone a una controllo legittimo va contenuta, non picchiata». Con queste parola l’avvocata Barbara Bettelli ha commentato l’intervento, documentato da un video, di due carabinieri che colpiscono con alcuni pugni il suo assistito, un 23enne guineano che ora vuole denunciare l’accaduto: «Mi hanno picchiato senza motivo, io non ho fatto nulla», ha detto ai microfoni dell’Ansa.

Il giovane, un immigrato regolare che lavora come aiuto-cuoco in un ristorante di provincia, è stato arrestato martedì 13 marzo mentre si trovava alla fermata dell’autobus. Non aveva con sé i documenti e avrebbe detto ai carabinieri che avrebbe potuto recuperarli chiamando un amico. Gli agenti, però, lo hanno invitato a salire in macchina «perché sembrava sospetto», riferisce l’avvocata Bettelli. Il giovane non voleva e si è opposto. A quel punto è iniziato il pestaggio e l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Durante l’udienza di convalida al l tribunale di Modena, il 23enne ha dichiarato di essere stato «picchiato al volto e a una gamba» e di non aver fatto danni all’auto dei carabinieri. Il video ha iniziato a circolare sui social il giorno successivo all’udienza e al momento si può trovare nelle pagine social del canale Welcome to Favelas, fatto arrivare da un privato cittadino che ha assistito ai fatti.
Al momento, il giovane proveniente dalla Guinea e arrivato in Italia con un barcone, è in libertà in attesa dell’udienza successiva. Non c’è ancora un fascicolo d’indagine sull’episodio e il ragazzo ha deciso di denunciare. Il comando dell’Arma di Modena ha fatto sapere che i due carabinieri «sono stati temporaneamente reimpiegati in altri incarichi».