È morto in un incidente in montagna Robert Fliri, il 48enne altoatesino famoso per aver inventato le Five Fingers, “le scarpe a cinque dita”. È precipitato per 300 metri durante una gita di scialpinismo, mentre scendeva dalla parete della Punta d’Oberettes, a oltre 3.400 metri di altitudine in Val di Mazia, in provincia di Bolzano. I due compagni, non vedendolo più hanno dato l’allarme intorno a mezzogiorno, ma quando sono arrivate le squadre del soccorso alpino di Malles in elisoccorso non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso e recuperare il corpo.
Le scarpe rivoluzionarie – Nel 2007, la rivista Time aveva nominato le Five Fingers una delle migliori invenzioni dell’anno nella categoria “Salute”. Chiamate anche “guanti da piedi”, hanno rivoluzionato il mondo della calzatura outdoor. Un esoscheletro costruito intorno al piede, rigido ma deformabile nella parte sottostante, elastico e morbido sul dorso. Sono come una seconda pelle e danno la sensazione di camminare a piedi nudi, stimolando muscoli e tendini nella maniera più naturale possibile e correggendo la postura: «Quando si usano stivali pesanti per camminare in montagna, si perde circa il 20% della propria energia a causa delle scarpe, per colpa del loro peso, la loro rigidità e per l’impossibilità di muovere i piedi. Con una suola spessa, si sta sospesi da terra e quando c’è un’irregolarità ci si sbilancia, perché i piedi non possono adattarsi. A piedi nudi, non succede mai. Il nostro corpo è molto intelligente in questo senso», aveva spiegato parlando dei vantaggi tecnici delle sue calzature in un’intervista del 2006 a Body Conscious Design. Fliri aveva iniziato a lavorare all’idea nel 1999, quando ancora frequentava l’Accademia di design di Bolzano. L’illuminazione arrivò durante una camminata nel bosco, quando iniziò a camminare scalzo dopo essersi levato le scarpe inzuppate.