Insider trading. Nuova inchiesta su Mps Ph.corriere.it

Nuove perquisizioni per un nuovo filone d’inchiesta sul caso Monte dei Paschi di Siena. L’ipotesi d’accusa di insider trading ha portato il nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di Finanza a Torino e Lecce per perquisire le abitazioni di Michele Briamonte – che fa parte dello studio Grande Stevens ed è noto per essere uno dei legali del Gruppo Fiat – e Lorenzo Gorgoni, entrambi componenti del Consiglio di amministrazione della Banca coinvolta nel recente scandalo dei derivati. I due non risultano al momento indagati.

La nuova inchiesta punta a verificare se le tante fughe di notizie sulle decisioni prese dal Cda della banca senese abbiano avvantaggiato qualcuno. Il reato di insider trading viene ipotizzato in particolare per la notizia dell’azione di responsabilità decisa giovedì 28 febbraio dal Cda di Mps e la richiesta di danni nei confronti di Deutsche Bank e della banca giapponese Nomura. L’azione di responsabilità e la richiesta danni non possono essere diffuse alla stampa – proprio per il loro effetto sui mercati – prima che l’atto di citazione sia stato depositato in Tribunale. La comunicazione ufficiale del Cda Monte dei Paschi è stata resa nota venerdì, dopo la riunione del Cda del giorno prima. Per i magistrati prima del dovuto.

Le Fiamme gialle hanno sequestrato anche sei milioni di euro in somme e titoli, nella disponibilità dell’ex capo dell’area finanza del Monte dei Paschi di Siena, Gian Luca Baldassarri, del suo vice Alessandro Toccafondi e di altre due persone coinvolte nell’inchiesta, David Ionni e Antonio Pantalena. Il nuovo fascicolo d’inchiesta è stato condotto dai pm senesi Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso titolari dell’inchiesta sull’acquisizione di Antonveneta da parte del Monte dei Paschi. Nel corso delle indagini erano già stati disposti altri sequestri di denaro a carico di alcuni indagati.

Luigi Brindisi