Agenti di polizia sul luogo del delitto (Fonte: ANSA)

Uno sguardo di troppo o un litigio per ragioni ancora non chiare. Secondo la Squadra Mobile di Napoli sono queste le ragioni che nella notte tra domenica 19 e lunedì 20 marzo potrebbero aver portato all’assassinio del 19enne Francesco Pio Maimone.
Il giovane, incensurato, si trovava in un famoso chioschetto presso la zona di Mergellina di Napoli, quando verso le 2:30 del mattino i killer si sarebbero avvicinati alla vittima e lo avrebbero freddato con alcuni colpi di revolver. Vani i tentativi di soccorso. Il ragazzo è stato subito portato all’ospedale Vecchio Pellegrino, dove però i medici non hanno potuto fare nulla per salvarlo. Nonostante i suoi rapporti con diversi pregiudicati della zona, per le autorità Francesco Pio Maimone non risulta affiliato ad alcuna organizzazione criminale.

Precedente – Lo scorso 12 marzo un altro 19enne, ritenuto legato alla camorra, era stato gravemente ferito al petto e nella zona cervicale da alcuni proiettili. Il giovane, che si trovava nella sua auto al momento dell’aggressione, era già sfuggito a un attentato in agosto, dove era stato colpito al piede e alla gamba. A causare l’agguato sarebbero state le continue lotte tra il clan cui apparterebbe la vittima e un altro gruppo malavitoso della zona. Eventi su cui la Squadra Mobile sta ancora investigando.