«Chiuso per bomba». Lo si legge nel cartello tenuto in mano da Gino Sorbillo in una foto postata su Facebook e poi appeso alla porta semidistrutta della sua pizzeria. È stato proprio l’imprenditore a dare la notizia che un ordigno rudimentale è esploso nel cuore di Napoli intorno all’una e trenta del mattino di mercoledì 16 gennaio, davanti all’ingresso del numero 32 di Via dei Tribunali. Un locale storico, diventato poi una catena che esporta la pizza napoletana in Italia e nel mondo, usato come simbolo di controllo del territorio da parte della criminalità organizzata. «È stata una presentazione», spiega infatti il pizzaiolo al Corriere della Sera. «Nel centro storico ci sono assetti criminali in continuo fermento, nuovi gruppi di camorristi hanno bisogno di un simbolo per dimostrare la loro potenza. Il simbolo sono stato io». Il 45enne si è svegliato ieri con la notizia che il suo locale, aperto nel 1935 dal nonno Luigi, era diventato bersaglio della criminalità organizzata. L’esplosione, che ha deformato la saracinesca e ha abbattuto i pannelli in ferro del cancello, non è il primo atto intimidatorio compiuto nei confronti di Sorbillo. La pizzeria era stata infatti data alle fiamme cinque anni fa. «È l’ennesimo segnale che non cambia davvero niente in questa città», sostiene Sorbillo.

La ricostruzione dei fatti – Le indagini sono partite dai filmati raccolti dagli impianti di videosorveglianza della zona. Secondo quanto emerso, si vede un uomo con un passamontagna calato sulla testa che cammina per Via dei Tribunali, si ferma davanti alla pizzeria Sorbillo e sparisce velocemente in un vicolo che incrocia con Via dei Tribunali. Qualche secondo dopo l’esplosione. La speranza è che si riesca a trovare una registrazione utile per identificare il volto del responsabile.

Solidarietà e polemiche – Sorbillo, che è arrivato a scusarsi con «la Napoli buona» perché «avvenimenti così forti ed eclatanti fanno cadere le braccia e demoralizzano la società», ha ricevuto attestati di solidarietà da parte di personaggi famosi, colleghi e politici. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha annunciato che sarà a Napoli entro 48 ore e ha rassicurato sullo stanziamento dei fondi per migliorare la sicurezza in città. «In questa manovra ci sono 400 milioni per incrementare il numero delle forze dell’ordine. A Napoli ci sono i soldi per assumere 100 poliziotti» ha detto Salvini. La precisazione sulla manovra è arrivata in risposta alla polemica sollevata dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Il primo cittadino partenopeo, commentando l’avvenuto, aveva sottolineato che era ancora in attesa delle nuove forze dell’ordine «promesse dal ministro dell’Interno e viste solo nelle occasioni in cui autorevoli esponenti di governo fanno visita».