Paura a Napoli per l’apertura di una voragine al passaggio dell’autobus 128, sprofondato nel terreno con le ruote posteriori. É accaduto nelle prime ore del mattino di oggi 8 marzo 2021 in via Aniello Falcone, nel quartiere Vomero, poco prima che iniziasse lo sciopero generale. L’autista, con una pronta reazione, ha evitato che l’intero autobus sprofondasse nell’apertura del terreno, successivamente ha fatto evacuare in sicurezza i passeggeri che, complici l’orario e la zona rossa da oggi in vigore in Campania, non erano molti. Non si registrano feriti, ma ci sono stati notevoli disagi alla circolazione. Ancora da accertare le cause del cedimento, ma pare che il manto stradale fosse stato rattoppato più volte e male.

Le reazioni – Il sindacato USB, che ha riferito i dettagli della vicenda, ha definito Napoli una «città abbandonata», evidenziando come ora in via Aniello Falcone si aprirà, in ritardo, l’ennesimo cantiere, con i disagi che ne deriveranno. Nino Simeone, consigliere comunale e presidente della Commissione Infrastrutture del Comune di Napoli, ha dichiarato che «questa è la reale condizione delle strade cittadine» e che chiederà una relazione agli uffici competenti. «Sarebbe importante scoprire anche i colpevoli», ha concluso sarcasticamente il consigliere. Difficile non vedere in queste parole un attacco all’amministrazione De Magistris, da tempo in pessimi rapporti con il governatore campano Vincenzo De Luca, al quale è invece vicino Simeone. Critico verso il sindaco anche l’ex primo cittadino (prossimo a tornare in campo alle prossime elezioni) Antonio Bassolino, che ha ricordato in un tweet come «riempire le buche, fare manutenzione, prendersi cura della città e della sua vita quotidiana sia il primo dovere di una amministrazione comunale».

Il tweet di Antonio Bassolino

I precedenti –  Non è purtroppo raro che si verifichino crolli e cedimenti nelle strade italiane a causa della mancanza di manutenzione. Sempre nel capoluogo partenopeo, all’alba dell’8 gennaio 2021 si è aperta un’enorme voragine davanti all’Ospedale del Mare, mentre i cittadini erano in coda per ricevere il vaccino anti-Covid. Anche in quel caso non si erano registrati feriti, ma la voragine era talmente profonda da aver danneggiato gli impianti e le tubature del nosocomio, dove per alcuni giorni sono mancati il riscaldamento e l’acqua calda. Solo cinque giorni fa, il 3 marzo 2021, si è aperta ad Osimo (Ancona) una buca talmente grossa che un camion non è potuto transitare sulla strada, richiedendo l’intervento dei vigili del fuoco. L’episodio più famoso avvenne però a Roma nel quartiere Balduina il 14 febbraio 2018, dove un’enorme voragine inghiottì sette automobili parcheggiate. Per quel crollo, sei persone sono state rinviate a giudizio per crollo di costruzione, con il processo che inizierà il 22 giugno 2021.