«Valutare le responsabilità ministeriali in relazione alla macchina dei soccorsi». La Procura di Roma ha aperto un fascicolo d’indagine dopo l’esposto dei parlamentari Ilaria Cucchi, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni sul naufragio di Cutro del 26 febbraio (KR). Potrebbe anche svolgersi l’incidente probatorio la prossima settimana. A 7 giorni dall’affondamento della barca Summer Love, su 180 persone circa, si contano fino a ora 70 morti e una trentina di dispersi. Sono ottanta i superstiti.
Le procure – Il procedimento è un modello 45, cioè senza indagati né ipotesi di reato. I magistrati di Piazzale Clodio hanno aperto, come atto dovuto, un fascicolo d’indagine sulla strage del 26 febbraio. Si sta valutando la possibilità di trasferire l’indagine alla Procura di Crotone che intanto ha chiesto al Gip la fissazione dell’incidente probatorio per registrare le testimonianze dei superstiti. I familiari delle vittime potrebbero costituirsi parte civile.
Via Crucis – Uno di loro era presente alla Via Crucis del 5 marzo sulla spiaggia di Cutro. I legni sono quelli della barca andata distrutta. Sono dipinti del colore del mare, che ha spezzato le loro vite. La croce tenuta alta durante la Via Crucis è un simbolo della partecipazione della comunità: «La popolazione sta vivendo la tragedia come la perdita di un familiare» ha dichiarato Antonio Ceraso, sindaco di Cutro. Presente anche il vescovo di Crotone, monsignor Angelo Raffaele Panzetta: «Quelli che hanno perso la vita in questo mare sono la carne di Gesù».
Ogni giorno, però, avviene un’altra via crucis, quella dei parenti delle vittime sulla spiaggia, alla ricerca di una scarpa o di un portafogli restituiti dal mare. Nel frattempo, continuano le ricerche dei Vigili del Fuoco. È stato riconosciuto dai familiari anche il corpo KR70M6, un bambino di circa 6 anni, la settantesima vittima.
«Una scena di guerra» – Il sindaco di Cutro Ceraso, in carica da novembre 2022, ha mostrato il suo sgomento dopo la strage all’agenzia Dire: «È stata un’ecatombe, peggio che una scena di guerra. Non dimenticherò mai quei corpi nudi di donne e bambini. Non riesco a parlarne senza piangere ancora» ha detto. Sulle dichiarazioni del ministro dell’interno Matteo Piantedosi ha commentato: «Mi infastidisce che i riflettori siano puntati su quello che ha detto Piantedosi. Lui è un uomo delle istituzioni: il pomeriggio di quella domenica era già a Crotone. Si è comportato ottimamente».
Ha parlato del naufragio di Cutro anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dall’università della Basilicata: «Di fronte all’evento drammatico avvenuto sulle coste calabresi il cordoglio deve tradursi in scelte concrete, operative, da parte di tutti, dell’Italia e dell’Ue, perché questa è la risposta vera».