Sono 25 le persone accusate e arrestate per associazione mafiosa di matrice ‘ndranghetista nel Bresciano. La polizia di Stato e la guardia di Finanza, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della procura di Brescia, hanno indagato sui presunti reati di estorsione, traffico di armi e droga, ricettazioni, usura, reati tributari e riciclaggio a carico del gruppo. Dietro alle azioni criminali attribuite alle persone coinvolte ci sarebbe la cosca calabrese dei Tripodi.

Gli indagati – Sono finiti ai domiciliari Giovanni Acri, ex consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Brescia, e Mauro Galeazzi, esponente della Lega nel comune di Castel Mella. Galeazzi era già stato arrestato nel 2011 per tangenti, procedimento poi conclusosi con un’assoluzione. Quando si è candidato come sindaco alle elezioni del 2021, il leghista avrebbe chiesto l’aiuto di Stefano Terzo Tripodi per ottenere voti. In cambio il membro del clan calabrese avrebbe ottenuto favori nell’assegnazione di appalti pubblici.
La custodia cautelare è stata richiesta anche per suor Anna Donelli, il cui compito era «garantire il collegamento con i sodali detenuti» e la cosca all’esterno.

I sequestri – Gli inquirenti hanno disposto il sequestro di 1,8 milioni di euro ed eseguito perquisizioni nella provincia di Brescia, ma anche in quelle di Milano, Como, Lecco, Varese, Verona, Viterbo, Treviso e Reggio Calabria.