
Una centrale nucleare francese in costruzione in un’immagine di archivio
Cinque persone leggermente intossicate e un reattore spento per precauzione. L’esplosione nella sala macchine della centrale nucleare di Flamanville, nella bassa Normandia nel nord della Francia, non avrebbe causato rischi atomici o di contaminazione. Lo scoppio, avvenuto intorno alle 10 del 9 febbraio in una zona della centrale dove non sono presenti elementi radioattivi, è stato probabilmente causato da un corto circuito e ha generato un incendio su cui sono intervenuti i vigili del fuoco.
Nessuna conseguenza – Olivier Marmion, direttore di gabinetto della locale prefettura, dopo aver rassicurato sull’assenza di rischi legati al nucleare, ha dichiarato che non c’è nessun ferito grave, ma solo cinque persone lievemente intossicate. Uno dei due reattori, costruiti nel 1980, è stato spento per precauzione, nonostante fosse esterno alla zona interessata dall’esplosione. Un terzo reattore è in costruzione.
Avvisaglie – L’autorità per la sicurezza nucleare francese aveva segnalato già nel 2015 delle anomalie nella centrale di Flamanville. «Anomalie tecniche nella composizione dell’acciaio di determinate porzioni del coperchio e del fondo del serbatoio»: nello specifico un eccesso di carbonio nella composizione dell’acciaio era stato individuato nel terzo reattore, la cui costruzione è iniziata nel 2007 e dovrebbe finire quest’anno. Le problematiche rilevate nella visita di routine avevano fatto scattare una serie di ulteriori controlli voluti dall’Autorità per la sicurezza nucleare (Asn) e dal ministero dell’Ambiente francese.
Preoccupazioni – L’anno scorso il presidente dell’Asn, Pierre-Franck Chevet, aveva definito la situazione del reattore di Flamanville «molto preoccupante», in un’intervista a Le Figaro. Da quel primo Epr (reattore pressurizzato europeo) in cui è stato rilevato l’eccesso di carbonio, altri 12 reattori sono stati fermati per poter procedere a controlli, e accertarsi che l’alterata composizione non modificasse la capacità di resistenza meccanica dei generatori di vapore. Nel 2016 sono stati inoltre trovati 400 dossier nascosti all’Asn, nei quali venivano descritte anomalie all’impianto di Creusot (Francia centro-orientale) nascoste dal gigante del nucleare francese Areva.