Un aereo privato, uno yacht da 70 metri e un patrimonio di centinaia di milioni di euro. Sono i beni sequestrati giovedì 21 marzo dalla Guardia di Finanza a Francesco Bellavista Caltagirone, il costruttore palermitano a capo del gruppo immobiliare Acqua Pia Antica Marcia. Risultava nullatenente con una residenza fiscale lussemburghese.
Dopo l’arresto dell’imprenditore, avvenuto martedì 19 per una presunta frode da 35 milioni di euro nella costruzione del porto di Fiumicino, Bellavista Caltagirone è entrato anche nel mirino della Guardia di Finanza: il sequestro è scattato per reati fiscali, per i quali Caltagirone è indagato dalla Procura di Roma. Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata ad evasione fiscale, assieme ad altre 17 persone.
Le indagini delle Fiamme Gialle hanno anche rivelato l’esistenza di una costellazione di imprese estere, con sede in Lussemburgo, a Cipro, nel Principato di Monaco, a Madeira, in Francia e in “paradisi fiscali” oltreoceano tra cui le Isole Vergini Britanniche e le Antille Olandesi. Le società estere – circa cinquanta – secondo gli inquirenti erano utilizzate dall’imprenditore per l’intestazione di beni ad uso esclusivo suo e dei suoi familiari.
Dagli accertamenti è emerso anche che il gruppo Acqua Pia Antica Marcia, la cui holding capogruppo è la Sapam Spa, faceva capo ad una società lussemburghese, a sua volta inserita in una catena di controllo costituita da altre imprese estere con sede in Lussemburgo, Antille Olandesi e Liechtenstein ed avente al vertice un trust con sede a Malta.
A carico di Caltagirone sarebbe emersa un’evasione fiscale per circa 162 milioni di euro. Il maxisequestro di giovedì mattina riguarda in particolare 23 immobili del valore complessivo di circa 15 milioni di euro, di cui 18 in Italia: appartamenti di lusso a Roma, Milano e provincia, Venezia, una villa ad Anacapri e 5 in Costa Azzurra. Tra gli altri beni spiccano uno yacht di 70 metri, battente bandiera di Madeira, dal valore stimato di circa 100 milioni di euro. E anche un Falcon privato, formalmente intestato ad una società lussemburghese, custodito al momento nell’hangar di un aeroporto estero e del valore di circa 30 milioni di euro.
Andrea Tornago