“Lui è colpevole”. La scritta, a pennarello, campeggia sulla porta del monolocale nel centro storico di Firenze dove viveva Ashley Olsen. Proprio in quella casa, la ragazza americana di 35 anni è stata trovata morta la notte dell’8 gennaio scorso, strangolata. Ma la scritta è apparsa solo alcuni giorni dopo l’omicidio, l’11 gennaio.
Il “Lui” sembra riferirsi al fidanzato di Ashley, il pittore Federico Fiorentini con cui la donna aveva una relazione tormentata, fra litigi e riappacificazioni continue. È stato proprio Fiorentini a ritrovare il corpo di Ashley, la mattina dopo l’omicidio, e subito la morsa delle indagini si è stretta intorno a lui. L’alibi del fidanzato però regge, «il suo racconto è lineare ed è stato confermato da altre persone», conferma il procuratore Giuseppe Carezzo. E non sono stati trovati graffi sul corpo del pittore che indichino una possibile lotta con la giovane.
Intanto emergono altri dettagli della vicenda. Ashley, la notte in cui è stata uccisa, aveva trascorso parte della serata con delle amiche, in uno dei locali più in voga dell’Oltrarno. Quando le sue compagne avevano deciso di rientrare, lei si era trattenuta ancora un po’ per poi tornare verso casa, lungo un tragitto di circa 18 minuti di cui gli investigatori non riescono a ricostruire i passaggi. Il cellulare della ragazza è sparito, e non è possibile sapere come abbia usato i social e le chat mentre rientrava a casa, dove poi è stata uccisa. Sulla porta non ci sono segni di effrazione, né sono stati riscontrati segni di lotta e violenza sul corpo della giovane. Pare dunque che Ashley conoscesse l’assassino e che sia stata lei stessa a invitarlo a entrare. L’intimità con il suo aggressore è confermata anche dal fatto che la ragazza è stata ritrovata stesa a terra e nuda: per gli inquirenti i vestiti non le sono stati strappati di dosso e potrebbe aver avuto un rapporto con il suo assassino. E i primi esami effettuati sul corpo della giovane sembrano confermarlo. Solo il test del Dna però, rivelerà cosa è successo davvero.
Il medico legale che segue il caso, la dottoressa Martina Focardi, ha svolto sul corpo gli esami preliminari e l’autopsia. Ne emerge che la ragazza è stata strangolata, molto probabilmente con un sottile cavo o una fascetta. Gli inquirenti stanno anche esaminando le registrazioni delle telecamere posizionate intorno all’abitazione della vittima, in vico Santa Monica. Sembra che Ashley sia tornata a casa con un uomo la notte in cui è stata uccisa, lo mostrano i fotogrammi esaminati. C’è dunque un sospettato, ma sulla sua identità non si sa ancora nulla.
Federica Villa