Ashley Olsen, 35 anni, in una foto del suo profilo Facebook

Ashley Olsen, 35 anni, in una foto del suo profilo Facebook

Il mistero del delitto di Ashley Olsen – l’americana 35enne trovata strangolata in casa la domenica del 10 gennaio – sembra essere risolto. Cheik Diaw Tidiane, spacciatore senegalese di 25 anni, ha confessato l’omicidio della donna. La polizia di Firenze lo ha fermato ieri sera nel centro del capoluogo toscano, in via Andrea del Castagno, nell’abitazione che condivide con il fratello. L’uomo sarebbe entrato in Italia senza permesso regolare e oltre allo spaccio si manteneva facendo piccoli lavoretti, come distribuire volantini pubblicitari per le discoteche.

Il via libera per il fermo della procura è arrivato poco dopo la mezzanotte, a conclusione di una giornata in cui la polizia scientifica ha trascorso dieci ore nell’appartamento della donna in via Santa Monaca 3, nel quartiere di Santo Spirito. A incastrarlo anche i risultati delle analisi del Dna. Lo ha spiegato il procuratore Giuseppe Creazzo aggiungendo che dalla «casa sono stati presi reperti biologici, un profilattico e una cicca di sigaretta nel bagno», che «grazie ad uno stratagemma degli investigatori è stato poi possibile comparare con il Dna» dell’uomo.

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L’uomo è accusato di omicidio aggravato. Cadono quindi tutti i sospetti per il compagno della Olsen Federico Fiorentini, 42 anni, pittore fiorentino che per primo aveva ritrovato il corpo della ragazza. Le indagini della polizia sono giunte alla risoluzione del caso incrociando le testimonianze e i video delle telecamere di sorveglianza. Secondo le ricostruzioni, Ashley Olsen venerdì 8 gennaio avrebbe passato la serata nel locale Montecarla di via de’ Bardi 2, dove era stata a bere con le amiche fino all’alba. Una barista ha raccontato di avere visto la Olsen discutere con due ragazze poco prima che loro lasciassero il locale. Poi ha incontrato Diaw, che già conosceva, e si sono diretti nell’appartamento della ragazza consumando un rapporto sessuale. Ancora da chiarire il movente dell’omicidio. Nelle ultime ore è stata definitivamente scartata l’ipotesi del gioco erotico finito male. La Olsen sarebbe stata strangolata con una collanina o con il cavetto di un computer, ma durante il soffocamento non si sarebbe opposta.

Flavio Bianco