Il caso dell’omicidio avvenuto a Villa Pamphilj si arricchisce di nuovi dettagli. Al centro dell’indagine c’è Rexal Ford, cittadino americano di 46 anni, arrestato sull’isola greca di Skiathos il 13 giugno dopo una fuga precipitosa. L’uomo era espatriato a poche ore dalla morte della bambina e della donna ritrovate a Roma, che conosceva e con cui era stato immortalato in alcune foto. Ford, che ha superato indenne tre controlli di polizia nella capitale italiana, avrebbe fornito false generalità durante un controllo avvenuto il 5 giugno, data in cui la madre della bambina era, secondo gli inquirenti, già morta.
False generalità – Gli investigatori hanno scoperto che il nome con cui l’uomo si è presentato alle autorità italiane e greche, Rexal Ford, corrisponde a quello riportato sul passaporto, risultato autentico, ma non coincidere con quello registrato nei documenti anagrafici statunitensi, che però non è stato rivelato. Anche il Dna dell’uomo, già trasmesso alla polizia scientifica, sarà utile per stabilire se la bambina trovata morta sia davvero sua figlia, come lui stesso ha dichiarato.
Le indagini rivelano che Ford si presentava come sceneggiatore e avrebbe tentato di proporre a una casa di produzione romana un progetto cinematografico da girare a Firenze. Il 5 giugno avrebbe anche cercato, senza successo, di dormire abusivamente in un hotel nei pressi di largo Argentina. Tre giorni dopo, l’8 giugno, avrebbe inviato una mail per chiedere un parere su una sua sceneggiatura. Il messaggio sarebbe partito dal suo cellulare, ora in possesso degli inquirenti.
Le indagini – Secondo alcune ricostruzioni, l’uomo e la donna trovata morta, che durante un controllo si era presentata come “Stella” e come moglie di Ford, si sarebbero sposati a Malta. Tuttavia anche questa versione è sotto esame: il nome fornito dalla donna era falso, come la vantata nazionalità americana. Le autorità italiane, in collaborazione con l’Fbi, stanno ora verificando i registri matrimoniali maltesi per cercare di risalire alla vera identità della donna. Non si esclude inoltre che anche la bambina possa essere nata a Malta. Rexal Ford sarà interrogato nei prossimi giorni. L’estradizione in Italia potrebbe avvenire entro 20-25 giorni, ma non è da escludere che, in caso di richiesta da parte delle autorità americane, l’uomo venga invece consegnato agli Stati Uniti, come lui stesso vorrebbe. Le indagini sul passato di Ford confermano che l’uomo non era un latitante, ma aveva precedenti per aggressioni a donne negli Stati Uniti.
La questura di Roma ha diffuso le immagini del suo arresto, dove è stato bloccato e scortato da agenti italiani e greci. È stato invece il pubblico ministero Antonio Verdi a confermare che gli omicidi contestati a Ford potrebbero essere due: quello della bambina e quello della donna che affermava di essere sua moglie.