L’autore del triplice femminicidio, lascia la Questura per essere trasferito al carcere di Regina Coeli, Roma. (fonte: Ansa/Giuseppe Lami)

Due video sullo smartphone di Giandavide De Pau inchiodano il 51enne indagato per l’omicidio delle tre donne avvenuto a Roma nel quartiere Prati. I video riguardano solo gli omicidi di Li Yanrong e Yang Yun Xiu uccise nell’appartamento di via Riboty. Continuano le indagini sull’omicidio di Martha Castano Torres, l’altra donna uccisa in via Durazzo, e su altri omicidi irrisolti in cui De Pau potrebbe essere coinvolto. Intanto la gip ha convalidato il fermo per l’uomo.

Filmati – I video registrati il 17 novembre, alle ore 10:23 e alle ore 10:38, «documentano – si legge nell’ordinanza della gip Mara Mattioli – in maniera incontrovertibile e raccapricciante l’omicidio delle due donne cinesi commesso da Giandavide De Pau dopo aver consumato con le stesse rapporti sessuali». Nel primo, di 14 minuti, l’uomo riprende i rapporti sessuali avvenuti nell’appartamento di via Augusto Riboty. Nel secondo, di 42 minuti, avviene l’omicidio delle due donne. L’inquadratura del secondo video riprende le scarpe dell’uomo e poi il buio, ma nell’audio si sentono le grida delle donne e le porte sbattere prima della fuga dell’assassino. I video smentiscono la versione fornita da De Pau secondo cui un uomo armato avrebbe aggredito le due donne cinesi e minacciato lui con una pistola.

L’arresto convalidato – L’ordinanza di custodia cautelare firmata dalla gip ha convalidato il fermo e disposto il carcere per Giandavide De Pau. L’uomo è attualmente detenuto nel carcere di Regina Coeli in regime di «grandissima sorveglianza», monitorato 24 ore su 24 ore. La gip ha per ora respinto la richiesta dell’avvocato difensore, Alessandro De Federcis, di trasferire De Pau in una struttura psichiatrica in quanto la gip ha definito l’uomo «pienamente consapevole dei gravissimi fatti commessi».

Omicidio in via Durazzo polizia scientifica sul posto. (fonte: Ansa/Massimo Percossi)

Le donne uccise – Si indaga ancora sul terzo omicidio avvenuto in via Durazzo, sempre nel quartiere Prati. Secondo chi indaga, Martha Castano Torres, la terza donna uccisa e subito identificata, sarebbe stata ammazzata perché si sarebbe rifiutata di aiutare De Pau. Le tre vittime svolgevano tutte attività di prostituzione. Le donne dell’appartamento di via Riboty sono state identificate dopo sei giorni. Erano cittadine di nazionalità cinese e si chiamavano Li Yanrong e Yang Yun Xiu. Si facevano chiamare “Lia” e “Sofia” e avevano rispettivamente 56 e 45 anni.

Delitti irrisolti – Giandavide De Pau potrebbe essere coinvolto in altri delitti avvenuti a Roma e rimasti insoluti. I magistrati di piazzale Clodio cercano collegamenti con omicidi dalla dinamica simile: nello specifico quello del 2012 di una donna nigeriana nel quartiere Aurelio, quello del 2010 di una donna cinese a Torpignattara e quello del 2009 di un’altra donna uccisa a Cinecittà.

Precedenti giudiziari – Il nome di Giandavide De Pau compare nel dossier di Mafia Capitale ma lui non è mai stato indagato nell’inchiesta. Altre vicende giudiziarie in cui è coinvolto riguardano tentate violenze sessuali e narcotraffico.