Si chiamava Lino Baseotto l’uomo di 80 anni che mercoledì 2 giugno ha sparato alla nuora, Bruna Mariotto, mentre stendeva i panni nel giardino della loro casa a Visnadello di Spresiano, in provincia di Treviso. Dopo aver ucciso la donna, il suocero si è diretto verso il capanno degli attrezzi e con la stessa arma, un fucile da caccia, si è tolto la vita con un colpo alla testa. I due erano stati visti litigare, poco prima della tragedia, a causa dell’abbaiare dei cani.

L’allarme – L’allarme è scattato intorno alle 18,30, quando un passante e un vicino, sentendo urla e spari, hanno chiamato i soccorsi. Inutile l’intervento del 118, che ha potuto solo constatare il decesso di entrambi. Sul posto i carabinieri guidati dal comandante della compagfnia di Treviso, Ermanno Magistris, i militari della stazione locale e la magistrata Daniela Brunetti, che hanno iniziato gli accertamenti tecnici. In corso in queste ore anche gli interrogatori a parenti e conoscenti delle vittime.

La dinamica – Al momento non sono stati ancora trovati elementi utili a capire le ragioni del gesto, anche se secondo una prima ricostruzione, la causa dell’omicidio-suicidio sarebbe stata una lite avventura nella mattinata di ieri per l’abbaiare dei cani di proprietà dell’anziano. Il suocero, innervosito dalla richiesta della donna di zittirli, avrebbe afferrato un fucile da caccia, da lui regolarmente detenuto, e avrebbe ucciso la nuora per poi rivolgere il fucile verso se stesso.