È stato arrestato a Barcellona Nomanhulaq Nonamhulaq, il cugino di Saman Abbas, la ragazza pachistana scomparsa lo scorso 30 aprile dopo essersi rifiutata di accettare un matrimonio combinato dalla sua famiglia.
Benché il corpo, nonostante settimane di ricerca, non sia mai stato ritrovato, i carabinieri e la procura di Reggio Emilia erano entrati in possesso di un video in cui Nonamhulaq, anche lui pachistano, 35 anni, un altro cugino, Ikram Ijaz, e lo zio Danish Hasnain erano intenti a scavare con piede di porco, pala e attrezzi da lavoro, una fossa dove, secondo gli inquirenti, Saman sarebbe stata nascosta dopo l’assassinio. Tutti e tre sono fuggiti dall’Italia il 10 maggio insieme a un altro fratello di Saman, bloccato alla frontiera con la Francia e le cui dichiarazioni hanno accusato di omicidio i parenti. Ijaz e Hasnain sono già stati catturati in Francia e poi estradati.

La cattura – L’arresto di Nonamhulaq è stato possibile proprio grazie alla “trasferta” a Parigi da parte dei carabinieri del nucleo investigativo, già a conoscenza della sua fuga verso Barcellona-. La cattura  di Hasnain nella capitale francese ha permesso agli investigatori di ottenere il numero di telefono spagnolo del ricercato.
Il 14 febbraio la polizia nazionale spagnola, dopo mesi di intercettazioni, ha fatto irruzione in un appartamento nella periferia della città catalana. Per l’operazione sono stati necessari un ordine di indagine richiesto dalla Procura di Reggio Emilia all’Unione Europea, il che ha consentito di eseguire il mandato di arresto del Gip per sequestro di persona, omicidio e occultamento del cadavere. Nonamhulaq rimarrà in carcere in attesa delle procedure di estradizione in Italia.