Tre ragazzi sono stati arrestati nel pomeriggio di martedì 9 gennaio dopo aver seminato il panico su un treno della tratta Milano-Piacenza. Il gruppo, composto da due marocchini di 25 e 24 anni e un nigeriano di 21, è stato bloccato dalla Polizia all’esterno della stazione di Lodi.

La dinamica – Secondo quanto accertato dagli investigatori, i tre sono saliti a Rogoredo e da quel momento hanno tenuto sotto scacco l’intero convoglio. Prima hanno accoltellato sotto l’ascella un ragazzo senegalese di 19 anni, rubandogli cellulare e soldi. Poco dopo nel loro mirino è finito un altro passeggero, un pendolare ivoriano che aveva provato a difendere il ragazzo accoltellato. L’uomo è stato picchiato e poi costretto a scendere alla stazione di Tavazzano.

L’arresto – Il gruppo è alla fine sceso a Lodi dove, dopo aver raccolto alcune pietre dalla massicciata ferroviaria, ha cominciato a scagliarle contro i vagoni del treno fermo e i pendolari che passavano di lì. A quel punto sono intervenuti gli uomini della squadra mobile e delle volanti di Lodi, che hanno bloccato la gang all’esterno della stazione, vicino al terminal degli autobus. I tre giovani – di cui due senza permesso di soggiorno e con precedenti penali, il terzo invece arrivato da poco in Italia – sono stati trasferiti nel carcere di Lodi. L’ipotesi di reato: rapina, tentata rapina, minacce e lesioni plurime. Il 19enne senegalese accoltellato è stato portato al pronto soccorso e medicato per le lievi ferite riportate.

La violenza sui treni – Sulla stessa tratta, la Milano-Piacenza, martedì pomeriggio si è verificato un nuovo episodio di violenza. Un capotreno è stato infatti picchiato a colpi di ombrello da un passeggero al termine di un’accesa discussione. Il ferroviere è stato medicato dal 118, mentre l’aggressore è riuscito a far perdere le proprie tracce. Sull’episodio indagano la polizia ferroviaria di Lodi e i carabinieri di Codogno.