Due omicidi a poche ore e pochi chilometri uno dall’altro, uno a Ferrara l’altro a Reggio Emilia. Un uomo e una donna, uno zio e una nonna, sono stati uccisi e i colpevoli, secondo gli inquirenti, sono i due nipoti. In base alle ipotesi di accusa la sera del 20 novembre la 71enne di Ferrara Maria Luisa Silvestri è stata tempestata di pugni fino alla morte dal nipote 22enne, mentre all’alba del giorno successivo un ragazzo di 27 anni ha ucciso a coltellate lo zio di 57.
Ferrara –  Maria Luisa Silvestri stava guidando una Lancia blu lungo via Modena, a Ferrara, quando la macchina ha iniziato a rallentare. Una donna, che guidava vicino a lei, si è insospettita e ha guardato nell’abitacolo, dove ha visto il giovane picchiare la pensionata. Chiamato il cognato, un carabiniere che abita nei pressi in quel momento fuori servizio, gli ha riferito del pestaggio. Una volta avvisata la centrale per i rinforzi, il carabiniere è sceso in strada e ha seguito in macchina la Lancia fermandola al semaforo più vicino. Avvicinatosi all’auto è riuscito a fermare con l’aiuto di un passante il giovane Pier Paolo Alessio mentre tentava la fuga per poi affidarlo a una pattuglia. A quel punto ha soccorso la donna priva di sensi, affidandola al 118. L’intervento si è rivelato tardivo: la 71enne è morta all’ospedale Sant’Anna di Cona dopo gli inutili tentativi di rianimazione. Nella notte Alessio, già noto alle forze dell’ordine per reati patrimoniali, è stato interrogato dai carabinieri e dal pubblico ministero Barbara Cavallo ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il movente, riportato da alcuni testimoni che hanno assistito alle prime aggressioni verbali e fisiche in un fast food, potrebbe essere un litigio su soldi e droga, problemi che avevano già spinto il ragazzo a discutere con la famiglia e con la nonna, con cui viveva. Ora è in stato di arresto per omicidio volontario.
Reggio Emilia – Cento chilometri più a ovest, un uomo di 57 anni è stato aggredito dal nipote nella casa di Viale Primo Maggio dove convivevano insieme al padre del giovane, disabile. Il giovane, un 27enne in cura per problemi psichiatrici, si sarebbe diretto verso la camera dello zio alle cinque e mezza del mattino con un coltello da cucina. Il primo colpo lo ha inferto mentre dormiva, poi la vittima ha cercato di difendersi alzando le braccia. Sono state almeno cinque le pugnalate che lo hanno colpito, alcune delle quali lo hanno raggiunto al cuore uccidendolo sul colpo. Già seguito dai servizi sociali, il 27enne è stato posto in stato di fermo mentre la polizia indaga sulle ragioni dell’omicidio.