Aumento della pensione minima o quattordicesima? Sui cedolini delle pensioni di luglio sembra che una valga l’altra. Così le centinaia di euro della quattordicesima vengono raccolte sotto la dicitura «Aumento pensioni basse 2023», misura voluta dal governo Meloni che proprio a luglio doveva erogare i primi fondi. Il Sindacato Pensionati Italiani della Cgil (Confederazione Generale Italiana del Lavoro) ha denunciato l’errore e ha affermato che, se voluto, si sarebbe trattato di «un atto politicamente inaccettabile». L’Inps (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) ha risposto che è stata colpa di una svista e ha garantito la correzione delle diciture.
A confronto – Le immagini di seguito, diffuse su Facebook, permettono di confrontare l’ultimo cedolino di un pensionato con quello dell’anno scorso.
Nel cedolino qui sopra, risalente al luglio 2022, la somma aggiuntiva compare correttamente sotto la voce «Quattordicesima (legge 3 agosto 2007, n.127) – credito anno 2022».
Queste invece sono le diciture del cedolino di luglio 2023, in cui la stessa prestazione compare come «Aumento pensioni basse 2023». Solo leggendo la parte riportata dall’asterisco a fondo pagina si capisce che l’importo è in realtà quello della quattordicesima.
Aumenti attesi – Che si sia trattato o no di un errore, la cosa certa è che proprio a luglio i pensionati avrebbero dovuto ricevere non solo la quattordicesima ma anche l’aumento delle pensioni minime promesso da Giorgia Meloni e inserito nella legge di bilancio lo scorso dicembre. La misura doveva essere effettiva già da gennaio 2023, ma finora i fondi non erano ancora stati erogati. Nei cedolini di luglio, quindi, i pensionati si aspettavano di vedere non solo l’aumento del mese stesso ma anche tutti gli arretrati da gennaio in poi. Si parla di una cifra inferiore ai 60 euro per gli under 75 e attorno ai 250 per gli over. Una somma che comunque non paragonabile alla quattordicesima. Da qui i sospetti e le rischieste di chiarimento di molti pensionati, di cui si è fatto portavoce il Sindacato dei pensionati della Cgil.
Richieste – Il sindacato si è detto infine soddisfatto delle promesse di correzione delll’Istituto di Previdenza e ha ribadito che «la quattordicesima non è un aumento e non è stata definita per il 2023: spetta dal 2007 a determinate condizioni di reddito e a partire dai 64 anni ed è un’importante conquista del sindacato confederale dei pensionati». I segretari, inoltre, hanno ribadito di aspettare da parte del governo l’allargamento della platea per questa misura.