Patrizia Moretti Aldrovandi, madre di Federico Aldrovandi

Patrizia Moretti Aldrovandi, madre di Federico Aldrovandi

Federico Aldrovandi, ucciso da quattro poliziotti. “Abbiamo avuto una lotta di mezz’ora con questo. L’abbiamo bastonato di brutto”, hanno dichiarato gli stessi agenti al centralino del 113. I poliziotti condannati sono tornati in servizio a gennaio 2014. Stefano Cucchi, vertebre fratturate, lividi su tutto il corpo. Così arrivò in carcere. Perizie sbagliate, condizioni di salute sottovalutate. Quando il 22 ottobre 2009 morì a Regina Coeli, pesava 37 chili.

Questi sono i casi più famosi. Attivo da poco, l’archivio storico l’Associazione contro gli abusi in divisa (Acad), ne ha raccolti altri 27: persone morte a causa atti violenti che, secondo i dati dalla Onlus, sono riconducibili alle forze dell’ordine. Il sito associazioneacad.it raccoglie anche casi più controversi, con persone sopravvissute all’uso eccessivo della forza degli agenti. Per ora sono sette.

Non si può parlare di dati o statistiche ufficiali. E capire che cosa definire abuso e cosa no è molto complicato. Secondo l’associazione, se in Italia ci fosse il reato di tortura la situazione sarebbe più facile, ma il primo obiettivo è dare la parola alle vittime e alle famiglie, far emergere episodi che altrimenti rimarrebbero sconosciuti.

Per questo dal 17 febbraio, Acad ha un numero verde attivivo 24 ore su 24. Un servizio auto-finanziato al quale sono arrivate già circa un centinaio di segnalazioni. Al di là dei numeri, quello che emerge con forza è la serie di difficoltà che affronta chi subisce questo tipo di violenze: superare il dolore, avere il coraggio di uscire allo scoperto e avere la forza di dar vita a battaglie in tribunale, a volte molto costose. A volte anche per rimettere in discussione le verità processuali.

Acad si propone anche come supporto legale, ma l’attività prevalente sembra essere quella per sensibilizzare l’opinione pubblica, con eventi e pubblicazioni a tema. L’associazione ha anche una pagina Facebook molto attiva, dove vengono documentati casi meno noti. Come quello di Michele Ferrulli, morto a 51 anni per arresto cardiocircolatorio. Prima era stato arrestato e picchiato più volte dalla polizia, come testimonierebbe un video.

Vincenzo Scagliarini