«Il nuovo ponte sarà pronto per la primavera del 2020» A confermarlo a La Sestina il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti a margine della conferenza della quarta giornata del Festival di Sanremo 2019. Toti ha raggiunto il trio di conduttori Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio e i vertici di Rai 1 poco dopo aver presenziato a una cerimonia simbolica a Genova per sancire l’avvio della demolizione di quel che resta del ponte Morandi, a quasi sei mesi dal crollo. Assieme a lui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e il sindaco di Genova, nonché commissario per la ricostruzione, Marco Bucci.

Magliette e impegni – Il governatore ligure, che alla squadra di Sanremo 2019 ha regalato le magliette “Genova nel cuore”, ha confermato che i tempi di consegna del nuovo ponte verranno rispettati, così come tutti gli impegni presi dopo la tragedia dello scorso 14 agosto. «Avevamo promesso le case agli sfollati in due mesi e le abbiamo date in meno tempo. Avevamo promesso una viabilità alternativa per la città in meno di un mese e l’abbiamo fatto in meno di un mese. Abbiamo detto che il ponte sarà pronto per la primavera del 2020 e sarà pronto per quel periodo».

Sistema Italia – Identico ottimismo nelle parole del premier Giuseppe Conte, atterrato questa mattina verso le 10 a Genova: «Possiamo confidare che il ponte sarà in piedi entro fine anno. Per l’inaugurazione dovremo attendere ancora qualche mese nel 2020». Una missione vista da Conte come un’occasione di riscatto per Genova, per la Liguria e per tutto il Paese:  «L’importante è che si proceda in modo spedito e la nostra forza come sistema Italia venga fuori in tutta la sua ampiezza e il mondo ci possa ammirare in questa attività di ricostruzione».

«Ferita difficile da ricucire» – In rappresentanza del governo c’era anche il ministro delle Infrastutture Danilo Toninelli: «Quella di Genova è una ferita aperta che difficilmente si potrà ricucire completamente. Però oggi iniziare a vedere, a distanza di pochi mesi, che si demolisce un ponte che è stato mal gestito da chi ne ha approfittato molto come vantaggi economici, che tra pochi mesi si ricostruirà, che a fine anno sarà in piedi e a inizio anno prossimo potrà essere finalmente collaudato e riaperto, penso che sia uno slancio positivo per tutta l’Italia».

I lavori – Le operazioni di demolizione iniziate venerdì 8 febbraio riguardano il moncone Ovest del Ponte Morandi, quello in direzione Francia. Ad occuparsene saranno i tecnici dell’azienda Fagioli, parte di una cordata guidata dalla Omini. I lavori per portare a terra questo segmento di ponte di 36 metri collocato tra le pile sette e otto a un’altezza di 48 metri dureranno circa sette ore, vento permettendo, un fattore che potrebbe incidere molto sulle tempistiche dell’intera demolizione. Una volta al suolo, verrà sottoposto agli opportuni controlli. Poi si procederà con lo spostamento e la frantumazione.

Via libera ai fondi – Nelle ultime ore il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria ha firmato stasera il decreto che autorizza l’immediata attivazione dell’anticipo di spesa che permette l’utilizzo immediato da parte del Commissario straordinario Marco Bucci dei primi 60 milioni di euro per la ricostruzione del viadotto Polcevera.