Fonte: Ansa/Abbate

Prima la pandemia, poi la crisi energetica. L’Italia si scopre sempre più povera. Quasi 3 milioni di persone hanno necessità di chiedere aiuto per poter mangiare. Lo rileva l’analisi effettuata dal Fondo per l’aiuto europeo agli indigenti (Fead), rilanciata in occasione della VI Giornata Mondiale dei Poveri. I dati peggiori dal 2015.

Italiani sempre più in difficoltà – La povertà colpisce tutta la popolazione residente, ma la crisi sanitaria prima e quella energetica poi, ha lasciato il segno non solo tra migranti e stranieri, ma anche tra gli italiani residenti. Se nel 2015 erano un milione e mezzo i connazionali bisognosi, a fronte di un milione e 300 mila stranieri, nel 2022 si è arrivati a 2 milioni e 300 mila persone, con un forte calo, poco meno di 700 mila, tra i migranti. Un altro numero preoccupante è quello di 600 mila under 15 che fanno fatica a mangiare. Valore però in calo se si considera che nel 2015 erano 850 mila. In crescita anche le donne (quasi 700 mila) e gli over 65 (330 mila). Rimane stabile il dato riguardante le persone affette da disabilità.

Mai così male dal dopoguerra”: Secondo Coldiretti è la situazione peggiore dal 1945. La stragrande maggioranza degli indigenti ricorre agli aiuti mediante la consegna di pacchi alimentare perché, sottolinea la confederazione degli agricoltori, molti si vergognano di consumare i pasti gratuiti nelle mense caritatevoli.

“Le crisi? penalizzano i poveri”– Dalla Basilica di San Pietro il Papa, durante la messa per la sesta Giornata Mondiale dei Poveri, ha lanciato un appello a non rimanere “sordi” di fronte al “grido di dolore soffocato dei più deboli”. Il Pontefice ha affermato che “i poveri sono le vittime più penalizzate di ogni crisi” citando la pandemia, la guerra e anche il cambiamento climatico, invitando i fedeli a seguire l’insegnamento del Vangelo, aiutando i più deboli senza pretendere nulla in cambio.

L’iniziativa – Insieme all’aumento della povertà è cresciuta però anche la solidarietà: molte sono le iniziative promosse nelle varie città d’Italia per aiutare chi non riesce a consumare un pasto. “La spesa sospesa”, promossa da Campagna Amica e Coldiretti, si è rivelata tra le più efficaci. Quest’anno oltre 20mila famiglie hanno ricevuto circa 50 chili di cibo. «Abbiamo voluto dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione», ha commentato il presidente di Coldiretti Ettore Prandini.