Una professoressa di 57 anni è stata accoltellata alla schiena con un coltello a serramanico da uno studente 17enne. Il fatto è accaduto all’istituto Enaip (Ente nazionale Acli istruzione professionale) di Varese intorno alle 8 del mattino: gli studenti e i professori stavano entrando a scuola quando il ragazzo avrebbe ferito l’insegnante. La donna è stata subito soccorsa ed è stata trasportata in ospedale in codice giallo. Lo studente, poco dopo l’aggressione, è stato disarmato e arrestato dalla Polizia. Per adesso, il 17enne è accusato di lesioni.
Casi in aumento – Si tratta dell’ennesimo caso di violenza contro il personale scolastico: il primo febbraio scorso, un preside di una scuola di Taranto era stato picchiato dai genitori di un ragazzo. Il 29 maggio scorso in Lombardia una professoressa era stata accoltellata da uno studente in un istituto di Abbiategrasso, mentre stava facendo lezione. «L’episodio di questa mattina a Varese, che fa seguito a quello di Taranto, mostra un preoccupante aumento degli episodi di violenza che toccano le scuole e il loro personale», ha scritto in una nota il coordinatore nazionale della Gilda Insegnanti Rino Di Meglio: «È necessario che si ponga, a questo punto, il problema di garantire la sicurezza nell’accesso alle scuole»
L’impegno del governo – Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha espresso la sua solidarietà e vicinanza alla professoressa ferita. Ha poi affermato che «lo Stato, oltre a garantire la tutela legale agli insegnanti, dovrà costituirsi parte civile per il danno di immagine arrecato con questa aggressione». Valditara ha anche sollecitato il Parlamento ad approvare «quanto prima il disegno di legge del Governo sul voto in condotta». Per il ministro è necessario «che si ripristini il valore del rispetto».