Foto di Vincenzo Ronsivalle/Ansa

Foto di Vincenzo Ronsivalle/Ansa

Camion in fiamme e chiodi sull’asfalto per una tentata rapina a un furgone portavalori. È successo intorno alle 6.30 del 27 novembre 2014 sull’A1 nel tratto fra Lodi e Piacenza Nord, dove il traffico è rimasto bloccato per ore. Non ci sono stati feriti. “I malviventi hanno esploso diversi colpi da armi da guerra durante l’azione”, rivela il procuratore capo di Lodi Vincenzo Russo. Responsabili della rapina sarebbero otto o nove persone, cui le forze dell’ordine stanno dando la caccia. Per individuarli, sarà possibile utilizzare anche le registrazioni delle telecamere che, secondo quanto affermato dalla polizia autostradale di Lodi, sorvegliavano quel tratto dell’autostrada. Dopo i rilievi, la Scientifica della polizia di Lodi ha iniziato ad analizzare quanto lasciato a terra dagli autori del mancato colpo.

Secondo le prime ricostruzioni, i rapinatori avevano preparato due posti di blocco. Il primo era stato realizzato con un camion e due automobili in fiamme sulla provinciale nella zona nord di Graffignana. Qui era previsto il transito del furgone prima dell’ingresso in autostrada. Il portavalori è riuscito a evitare questo blocco, scegliendo un altro percorso per arrivare sull’A1, dove ha trovato il secondo blocco.

In questo nuovo tentativo, l’attacco è fallito perché sono stati fermati dai chiodi solo i due furgoni della scorta mentre quello che conservava i valori è riuscito a sfuggire e ad arrivare in una delle basi del gruppo Battistolli, proprietario del veicolo.

Livia Liberatore