Il corpo di uno dei rapinatori che hanno fatto irruzione nella gioielleria Mario Roggero a Grinzane Cavour, Cuneo, 28 aprile 2021 Ansa/Alessandro di Marco

È stato fermato il complice dei due banditi rimasti uccisi la sera di mercoledì 28 aprile durante un tentativo di rapina in una gioielleria di Grinzane Cavour, nel Cuneese. Era riuscito a fuggire alla sparatoria fuori dal negozio di Mario Roggero, l’orefice che ha reagito all’irruzione aprendo il fuoco sui rapinatori. L’assalitore si è poi presentato nella notte all’ospedale Santissima Annunziata di Savigliano. Era ferito da un colpo di arma da fuoco alla gamba. Ora è sorvegliato dai carabinieri.

La sparatoria – Si è concluso nel sangue l’assalto alla gioielleria di via Garibaldi, la provinciale che collega Alba a Barolo. Sarebbero almeno cinque i colpi di pistola esplosi da Roggero. I proiettili hanno raggiunto i malviventi in fuga, che sono morti vicino all’ingresso del negozio, uno in mezzo alla strada e l’altro poco lontano, all’angolo con una via laterale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il 118, ma per i rapinatori non c’è stato nulla da fare. Al momento è stato identificato solo uno dei due banditi, Andrea Spinelli. La scena ha terrorizzato gli abitanti del paese, che conta poco meno di 2mila abitanti. Illesi i passanti che hanno assistito alla sparatoria. «Stavamo preparando i lavori del Consiglio comunale, quando abbiamo sentito gli spari in strada – racconta il sindaco Gianfranco Garau – mi sono spaventato e sono sceso a controllare. La situazione è ancora confusa. So solo che è stata presa di mira una famiglia onesta e per bene, ora sotto choc».

Il precedente – Il 22 maggio 2015 Mario Roggero, 67 anni, era già stato vittima di una rapina. Aveva subito un furto di circa 300mila euro in gioielli, contanti e orologi. Due banditi, di cui uno travestito da donna, entrambi legati alla ‘ndrangheta, si erano finti clienti per entrare nel negozio. L’orefice era stato percosso ripetutamente, legato con fascette di plastica e chiuso in bagno assieme alla moglie Marinella e a una delle quattro figlie. Roggero aveva subito la frattura del setto nasale. I malviventi erano stati individuati e arrestati sei mesi dopo la rapina.

Il gioielliere – Roggero è stato interrogato dai carabinieri fino a notte fonda. Il titolare al momento non risulta indagato. Dopo un anno difficile dovuto alla pandemia, l’orefice aveva riaperto il negozio e il laboratorio dove disegnava i suoi gioielli. Un’attività di famiglia che gestiva da oltre 40 anni. «Un uomo tranquillo, riservato, una vera colonna di questa comunità – spiega il vice sindaco Moreno Cavalli – È una persona piacevole, di certo non uno sceriffo. Non so cosa sia successo di preciso, ma siamo tutti vicini a lui e alle sue figlie. La rapina che aveva subito 6 anni fa era stata un duro colpo».

La solidarietà – Non si è fatto attendere il sostegno del senatore Matteo Salvini. «Un abbraccio al gioielliere e alla sua famiglia aggredita – ha commentato il leader del Carroccio su Facebook – la difesa è sempre legittima».

 

Un abbraccio al gioielliere e alla sua famiglia aggredita.
Il loro negozio di Grinzane Cavour (Cuneo) era già stato…

Pubblicato da Matteo Salvini su Mercoledì 28 aprile 2021