Simonetta Cardone è stata uccisa da un ventenne, che guidava contromano il suv del padre. Si trovava sulla Laurentina, a sud di Roma. Una vittima che si va a sommare alle altre del 2023: secondo un dossier di Polstrada soltanto nei weekend dall’inizio dell’anno sono morte sulle strade 600 persone, di cui 180 pedoni. Per garantire una maggiore sicurezza a Bologna è stato abbassato il limite di velocità da 50 a 30 km orari.

L’incidente – «La Tesla correva a velocità folle contromano. Ha sfiorato noi e, 20 secondi dopo, ha ammazzato una persona». Una testimone ha raccontato su Facebook la dinamica dell’incidente che ha portato alla morte di Simonetta Cardone, sessantasettenne volontaria nei rifugi per animali randagi. La donna era alla guida della sua lancia Y quando è stata travolta nel pomeriggio di sabato 1 luglio. Il conducente, accompagnato da quattro coetanei, è risultato negativo al test per alcol e droghe. «È vero stavo correndo. Ho travolto quell’auto perché ho tentato di scartarla», ha spiegato il ventenne, indagato per omicidio stradale. Ai ragazzi sono stati sequestrati i cellulari per verificare se stessero filmando la corsa.

L’appello di Salvini – 100mila euro è il prezzo della Tesla, intestata all’attività di pulizia e rifinitura di auto del padre del conducente. «Il ddl sul nuovo codice della strada vieterà le auto di grossa cilindrata ai neopatentati per i primi tre anni anziché uno», ha ricordato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, «non mettete in mano ai vostri figli più giovani mezzi che non possono e non riescono a controllare. Riguarda la vita di tutti». Già ora i neopatentati non possono guidare veicoli con una potenza superiore a 90 cavalli, ma questo vale solo per il primo anno.

Bologna a 30 km orari – Le città cercano di trovare delle soluzioni per ridurre le vittime degli incidenti stradali. A Bologna, per esempio, il 1 luglio sono entrati in vigore i nuovi limiti di velocità, abbassati a 30 km orari nel 70% del centro urbano. La decisione è stata presa per privilegiare il benessere dei cittadini e incentivare l’uso di mezzi alternativi, possibilmente ecologici: «Migliora la sicurezza stradale, riducendo incidenti, morti e feriti gravi tra tutti gli utenti della strada, a partire dai più fragili», è riportato nel comunicato che ha annunciato il provvedimento, «fa aumentare gli spostamenti a piedi e in bici, grazie a strade più sicure e tranquille; riduce le emissioni di smog e gas climalteranti e rende più fluido il traffico, grazie a una velocità più costante, al posto degli stop-and-go continui che in città sono tanto dannosi per l’ambiente e la sicurezza quanto inutili ad arrivare prima».